I nuovi importi sul cedolino di fine mese comunicati dall’INPS ma solo per questi soggetti, con un aumento del 6,2%. Facciamo chiarezza?
Ci sono nuovi importi sul cedolino come da conferma da parte dell’INPS. Una novità che ha fatto muovere i pensionati, che ne vogliono sicuramente sapere di più. Nell’ultimo periodo non sono state poche le novità in merito alle pensioni, con una rivalutazione di inizio anno e aumenti che hanno fatto alzare le quote minime. In tutto questo, si parla di un aumento confermato al 6,2%. Che cosa riguarda? Facciamo chiarezza.
Ci sono delle ottime notizie per i pensionati italiani, con aumento degli importi sul cedolino delle pensioni. Il Governo Meloni è a lavoro per mettere il punto sulla riforma pensionistica, ma ci sono già delle novità che riguardano gli aumenti da tempo argomentati.
Nel momento in cui si parla di aumento di stipendio con diminuzione Irpef, dall’altra parte ci sono gli aumenti per le pensioni. Considerando che il costo della vita attuale è impossibile da sostenere, il Governo ha studiato degli strumenti ad hoc mettendo in piedi una rivalutazione e un aumento delle quote come da Def – Documento di Economia e Finanza.
Questo vuol dire che a gennaio 2024 tutti i pensionati avranno modo di vedere il loro assegno aumentare. Questo è legato a due fattori principali, ovvero l’inflazione e il costo della vita come da documento ISTAT. Adeguare gli assegni al contesto storico è stato uno dei primi passi del nuovo Governo.
Di quanto sono gli aumenti? Secondo quelle che sono le previsioni nel Def – dal 1° gennaio 2024 – ci potrebbero essere degli aumenti del 5,4% aggiungendo uno 0,08% che è l’arretrato non ancora calcolato del 2023. Tutto questo si traduce con uno 6.2% di percentuale stimata per il nuovo anno.
La rivalutazione avrà la stessa percentuale per tutti i pensionati, variando a seconda della quota che viene percepita ogni anno.
Gli aumenti sono stati così descritti dagli esperti del settore:
Tradotto significa che una pensione di 1.000 euro avrà un aumento di 54 euro al mese. Poi ci sono le quote da 1.500 euro con un aumento di 81 euro al mese, poi ci sono le quote da 2.000 euro con 108 euro al mese. Poi ci sono gli assegni da 2500 euro, con un aumento previsto di 114,75 euro.
Sono tutti aumenti che preoccupano in parte. Gli esperti mettono l’accento su come, questi, potranno gravare sulle casse dello Stato. Ovviamente, per le pensioni ci sono ancora delle discussioni aperte che riguardano gli strumenti per uscire prima dal lavoro. La Quota 41 è sotto la lente di ingrandimento, ma sembra ci siano problemi in merito riguardo le ristrettezze economiche.
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