INPS, pensione con 35 anni di contributi per i lavoratori nati in questi anni

Ho 35 anni di contributi previdenziali versati regolarmente, posso andare in pensione? Ecco quali sono i lavoratori che possono ritirarsi dal mercato occupazionale.

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Quando ritirarsi dal mercato occupazionale? C’è una platea di lavoratori nati in questi anni che hanno diritto a presentare la domanda per vedersi erogato l’assegno previdenziale INPS. L’importante è rispettare il requisito contributivo pari a 35 anni. La normativa previdenziale vigente prevede determinate regole e misure da rispettare per andare in pensione in anticipo rispetto ai requisiti previsti per vedersi erogata la pensione di vecchiaia.

La Manovra di Bilancio 2023 ha confermato, prorogato e previsto nuove misure di anticipo pensionistico: alcune di essere sono di natura sperimentale, mentre altre misure sono strutturali. Ogni misura previdenziale richiede il rispetto di determinati requisiti anagrafici e contributivi. L’INPS consente a determinate categorie di lavoratori di andare in pensione in anticipo rispetto ai requisiti previsti per incassare l’assegno previdenziale di vecchiaia.

Un lavoratore che abbia versato regolarmente 35 anni di contributi previdenziali INPS quando può andare in pensione? Quali sono i lavoratori che possono lasciare il mercato occupazionale con 35 anni di contributi versati? Ecco qual è il requisito anagrafico da rispettare.

Andare in pensione: le regole contributive

L’attuale riforma previdenziale prevede che il requisito contributivo per abbandonare il mercato occupazionale è aver versato 42 anni e dieci mesi di contributi per i lavoratori uomini e aver versato 41 anni e dieci mesi per le colleghe donne. Tuttavia, ci sono determinate categorie di lavoratori che possono ritirarsi dal mercato occupazionale avendo versato un minore numero di anni di contributi. Con la Riforma Fornero i lavoratori possono accedere all’assegno previdenziale dopo aver maturato almeno venti anni di contributi previdenziali e avendo compiuto 67 anni.

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Assegno previdenziale INPS: chi può andare in pensione con 35 anni di contributi?

La riforma previdenziale attuale consente ai lavoratori di andare in pensione con 35 anni di contributi versati regolarmente e maturati entro la fine dell’anno 2012. Le donne possono andare in pensione a 60 anni di età e avendo maturato il requisito contributivo pari a venti anni. I requisiti anagrafici e contributivi devono essere maturati entro il 31 dicembre 2012.

I lavoratori che svolgono attività professionali pesanti e faticose possono accedere al trattamento previdenziale INPS con meno contributi versati rispetto a quelli previsti dalla normativa. I lavoratori usuranti possono accedere all’assegno previdenziale con la misura Quota 97,6. Questa misura pensionistica consente di accedere all’assegno previdenziale a partire dal 61 anni e sette mesi con almeno 35 anni di contributi maturati e versati regolarmente. I lavoratori notturni rientrano tra i lavoratori usuranti e possono accedere al trattamento previdenziale in maniera anticipata.

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Anche gli stessi palombari, gli addetti alla concia, i conducenti di veicoli con capienza non inferiore a posti adibiti al trasporto collettivo, i conducenti di mezzi pesanti, le maestre d’asilo nido, gli infermieri che operano su turni, i lavoratori marittimi, gli operai agricoli ed i guidatori di gru possono andare in pensione con un minimo di 35 anni di contributi previdenziali. È necessario rispettare il requisito anagrafico: solo i nati nel 1960 e nel 1961 possono accedere alla pensione con 35 anni di contributi versati.

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