Alcuni fattori consentono di calcolare a quanto ammonta la pensione di chi ha 42 anni di contributi. Ecco quanto può essere versato dall’INPS.
La pensione in Italia è una vera e propria lotteria per molti, soprattutto per quanto riguarda quando e come andarci. Ma anche l’ammontare dell’assegno percepito desta non poche domande e preoccupazioni nella maggioranza dei casi. Prendiamo quindi un caso specifico per dare qualche delucidazione: a quanto ammonta la pensione di chi ha 42 anni di contributi accumulati? Scopriamolo.
L’assegno percepibile con un montante contributivo pari a 42 anni non arriva a cifre astronomiche, ma comunque si tratta di numeri più alti rispetto alla pensione di vecchiaia. Partiamo però dalle basi: come si può andare in pensione con 42 anni di contributi? Le opzioni disponibili sono almeno 3.
Tra queste, la prima è la pensione ordinaria anticipata, che consente di andare in pensione avendo maturato contributi pari a 42 anni e 10 mesi, a prescindere dall’età anagrafica. Questo requisito vale per gli uomini, mentre le donne devono aver maturato un montante contributivo di 41 anni e 10 mesi.
La seconda opzione disponibile è Quota 41, l’opzione di pensionamento anticipato riservata ai lavoratori precoci, cioè coloro che hanno accumulato un anno di contributi prima di compiere 19 anni.
L’ultima spiaggia per andare in pensione con 42 anni di contributi è Quota 103. Si tratta di una misura nata nel 2023 che prevede la pensione anticipata per i lavoratori con 62 anni d’età e 41 di contributi. In effetti proprio la somma di queste due cifre porta a 103, da qui il nome della misura.
Prima di scoprire a quanto ammonta la pensione di un lavoratore che abbia accumulato 42 anni di contributi, chiariamo la stessa questione per quanto riguarda la pensione di vecchiaia ordinaria.
Come è noto, si tratta di un’opzione di pensionamento che consente di lasciare il lavoro a 67 anni, con 20 di contributi. 20 anni che possono diventare 15 grazie a particolari agevolazioni, come le deroghe Amato. Una simile opzione di pensionamento consente di guadagnare il 40% dello stipendio medio percepito negli ultimi anni.
Di conseguenza, un lavoratore che ha percepito in media 40.000 euro ogni anno percepirà una pensione lorda di 16.000 euro lordi ogni anno. La pensione ordinaria di vecchiaia, comunque, non può avere un valore che scenda al di sotto di 1,5 volte la pensione minima.
Torniamo finalmente alla domanda iniziale: quanto guadagna un pensionato che abbia maturato 42 anni di contributi? Prendiamo il caso di un lavoratore che negli ultimi anni ha percepito ogni anno uno stipendio lordo di 30.000 euro. Tale lavoratore, una volta andato in pensione, riceverà assegni mensili pari a 1.400 euro.
Questo vale per la pensione ordinaria anticipata, ma la situazione è simile, seppur con qualche lieve oscillazione, anche per chi decide di andare in pensione anticipata con Quota 41. Per quanto riguarda Quota 103, lo stesso lavoratore percepirà ogni mese un assegno non superiore a 2.840 euro lordi ogni mese.
Si tratta quindi di cifre interessanti, che potrebbero spingere chi ha i requisiti necessari ad approfittare di queste allettanti opzioni di pensionamento anticipato.
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