Il nuovo sistema delle pensioni penalizzerà alcuni soggetti e sono proprio questi che troveranno quasi 50 euro in meno.
L’anno 2023 sta per bussare alle porte e sono sempre di più i pensionati che devono far fronte a non pochi cambiamenti. Il tema pensioni è al centro delle decisioni del nuovo Governo e l’Esecutivo Meloni sta mettendo insieme i vari pezzi del puzzle al fine di dare proposte convincenti ai cittadini italiani. Mentre la Riforma Pensioni 2023 è ancora sotto forma di bozza, ci sono già delle decisioni che sono state prese in merito ad alcune categorie: questi per esempio avranno 50 euro in meno sul cedolino.
È un argomento complesso e molto delicato, proprio perché quando si parla di pensioni è vero che tutto in pochi giorni potrebbe cambiare. Il Governo sta cercando di rispondere alle tantissime esigenze degli italiani, proprio per non rischiare di lasciare qualcuno indietro.
Ci sono delle categorie che riceveranno un congruo aumento sull’assegno, come da adeguamento previsto per legge. Dopo che l’Istat ha consegnato i dati a inizio novembre, questi sono stati messi in comparazione con quelli relativi all‘aumento dell’inflazione e al crollo del potere di acquisto degli italiani. Tutto questo ha portato ad un aumento delle pensioni del 7,3% che viene applicato da gennaio 2023 in poi.
Ottime notizie anche per coloro che decidono di lasciare prima il lavoro, rispondendo ad alcuni importanti requisiti. Non è solo l’età a farla da padrona, ma anche il versamento dei contributi da inizio lavoro ad oggi con un taglio netto sull’assegno sino al raggiungimento dei 67 anni di età (con l’entrata nella pensione di vecchiaia).
Un ricco premio e riscontro anche per i soggetti che, al contrario, decidono di rinunciare all’uscita anticipata e continuano a prestare servizio.
La maggior parte delle persone ha potuto constatare con mano l’aumento che avranno le pensioni a partire da gennaio 2023. Altri, facendosi due conti, hanno potuto confermare che non ci saranno solo aumenti ma anche perdite sempre dal primo dell’anno nuovo in avanti.
Nonostante sia ancora tutto da confermare, i dati sono già stati divulgati dai media nazionali e discussi dagli esperti confermando quello che i pensionati hanno solo ipotizzato.
Lo schema di rivoluzione delle pensioni dal 2023 prevede sei fasce differenti di reddito e non più tre/quattro come un tempo. Questo significa che alcune categorie non avranno un guadagno nel tempo, nonostante l’adeguamento come da legge italiana.
Per comprendere bene il meccanismo, i soggetti che prendono una pensione di Euro 2626 – che rappresenta 5 volte il minimo – si ritroveranno ad avere un aumento di soli 126 euro. Nel 2022 l’aumento sarebbe stato di 172 euro circa. Cosa significa tutto questo? Una perdita di quasi 50 euro, ovvero 46 euro in totale.
I pensionati in questione non si trovano concordi con questa situazione, sapendo già da ora che avranno una perdita e non un guadagno.
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