Ci sono delle categorie di pensionati che potrebbero andare in pensione sino a otto anni prima, come previsto dall’INPS.
Le opportunità da parte dell’INPS e del Governo per andare via prima dal lavoro sono tantissime e gli strumenti messi a disposizione molto interessanti. Detto questo, ci sono anche delle modalità di richiesta che sono congeniali per tutte le persone che vorrebbero andare in pensione otto anni prima dei classici termini di legge. I requisiti sono particolari e sono determinate categorie possono accedere a questo tipo di pensione anticipata: facciamo chiarezza.
Pensioni anticipate, quali sono le possibilità ad oggi?
Il regime delle pensioni per il 2023 è stato messo in discussione dal Governo Meloni, con una rivalutazione sulle quote che non ha precedenti. Non solo, infatti ci sono anche degli strumenti studiati appositamente per anticipare l’uscita dal lavoro per alcuni soggetti.
Negli anni precedenti sono molte le persone che hanno potuto usufruire delle varie Quota 100 o similari, mentre per l’anno nuovo si è deciso di cancellare determinati strumenti e metterne in campo di nuovi. Non solo, alcuni sono stati rinnovati ma con l’aggiunta di requisiti in particolare.
A tal proposito, una certa categoria potrebbe lasciare il lavoro otto anni prima.
Pensione otto anni prima: come fare richiesta all’INPS
Se nel 2022, come anticipato, le possibilità di richiedere la pensione anticipata erano molte oggi ci ritroviamo con pochi strumenti a disposizione. Nella Legge di Bilancio 2023 si sono potute notare non poche modifiche al sistema delle pensioni, così anche per l’Opzione Donna.
Questo strumento è stato rinnovato per il 2023 e ci sono donne che possono andare in pensione otto anni prima di quelli che sono i termini di Legge. Il sistema – in forma sperimentale – era già a disposizione nel 2004 e inserito nella Legge di Bilancio 2005 con la possibilità di:
- Poter chiedere l’uscita dal lavoro già ad una età di 58 anni per i collaboratori dipendenti e 59 anni per tutti i collaboratori autonomi;
- Contributi versati per 35 anni
- Finestre di 12 mesi di attesa per i collaboratori dipendenti e di 18 mesi per le collaboratrici autonome.
Ovviamente, l’assegno di fine mese ha sempre avuto una quota penalizzante se considerata con sistema misto. La quota arriverebbe ad essere piena solo con il compimento dell’età corretta per la richiesta della pensione di vecchiaia (come da legge italiana vigente).
Per il 2023 i requisiti in aggiunta sono i seguenti:
- Devono essere soggetti donne che sono state licenziate oppure sono dipendenti di una azienda in piena crisi
- Possiedono una disabilità dal 74% a salire
- Sono soggetti che devono assistere persone con una disabilità.
Non è tutto, infatti è sempre possibile uscire otto anni prima dal lavoro ma:
- 58 anni per chi ha da due figli in poi oppure si trova in una delle condizioni dei punti sopra menzionati
- 59 anni per chi ha un figlio.
Punti che sono stati messi in discussione e lo sono tutt’ora per il Governo, proprio perché potrebbero discriminare le donne che non hanno figli. Tuttavia, al momento le regole sono state approvate in questo modo.