Ecco qual è la nuova tabella con gli aumenti netti delle pensioni pubblicata dall’INPS e che sta suscitando grandi polemiche. Ci sono dei grandi esclusi.
Vi sveliamo tutti i dettagli relativi alla tabella con gli aumenti delle pensioni previsti a partire da marzo 2023 e soprattutto chi potrà beneficiarne e invece chi saranno gli esclusi.
Pubblicata la tabella con gli aumenti delle pensioni
I pensionati che fino a ora percepivano un cedolino del valore di 525 euro vedranno un aumento di ben l’8%. In questo caso, l’aumento è di 46 euro. Coloro che fino a ora percepivano un cedolino dell’ammontare lordo di 750 euro e netto di 722 euro, vedranno un aumento sulla pensione del 7,3%. In questo caso, l’aumento è di 39 euro.
I pensionati che fino a ora percepivano un cedolino del valore di 1000 euro lordi, quindi 898 euro netti, vedranno anche loro aumentare la propria pensione del 7,3%. In questo caso, l’aumento è di 52 euro. Coloro che fino a ora percepivano un cedolino dell’ammontare lordo di 1250 euro e netto di 1073 euro, vedranno aumentare l’ammontare in pensione anche loro del 7,3%. In questo caso, l’aumento è di 63 euro.
E poi, quei pensionati che fino a ora percepivano un cedolino del valore di 1500 euro lordi, quindi 1244 euro netti, vedranno un aumento del 7,3%. In questo caso, l’aumento è di 75 euro. Chi percepiva già 2000 euro lorde di pensione, cioè 1591 euro nette, vedrà aumentare del 7,3% la propria pensione, il cui totale sarà di 100 euro in più.
Quei pensionati che fino a ora percepivano un cedolino dall’INPS del valore di 2500 euro lordi, quindi 1906 euro netti, vedranno un aumento del 5,8%. In questo caso, l’aumento è di 90 euro. Chi percepiva già 3000 euro lorde di pensione, cioè 2215 euro nette, vedrà aumentare del 4,0% la propria pensione, il cui totale sarà di 74 euro in più.
I pensionati che fino a ora percepivano un cedolino del valore di 3500 euro lordi, quindi 2524 euro netti, vedranno un aumento del 3,7%. In questo caso, l’aumento è di 79 euro. Chi percepiva già 4000 euro lorde di pensione, cioè 2826 euro nette, vedrà aumentare del 3,7% la propria pensione, il cui totale sarà di 83 euro in più.
I pensionati che fino a ora percepivano un cedolino del valore di 5000 euro lordi, quindi 3396 euro netti, vedranno un aumento del 2,9%. In questo caso, l’aumento è di 83 euro. Chi percepiva già 6000 euro lorde di pensione, cioè 3966 euro nette, vedrà aumentare del 2,6% la propria pensione, il cui totale sarà di 87 euro in più.
Chi sono i grandi esclusi dall’INPS
La nuova tabella degli aumenti delle pensioni a partire da marzo 2023 ha suscitato molte polemiche e contestazioni da parte della popolazione pensionata. Infatti, molti pensionati si sono sentiti esclusi dall’incremento, in quanto la nuova tabella esclude coloro che percepiscono una pensione di invalidità di 313 euro e chi riceve l’assegno sociale.
Questa esclusione ha causato una forte reazione negativa da parte dei pensionati che ritengono di essere stati danneggiati dalle decisioni del governo. Secondo questi soggetti, lo Stato avrebbe inflitto loro un vero e proprio colpo basso, ignorando le difficoltà economiche che essi affrontano quotidianamente.
Inoltre, la percezione di ingiustizia è ancora più forte se si considera che gli importi delle pensioni in questione sono tra i più bassi in assoluto. Questi pensionati, infatti, non hanno mai avuto un aumento significativo nel corso degli anni e si ritrovano ora in una situazione ancora più difficile.
Le motivazioni dietro questa esclusione non sono chiare, ma alcuni sostengono che si tratti di una scelta dettata dalla volontà di risparmiare denaro pubblico. Tuttavia, questa decisione potrebbe avere ripercussioni negative sulla vita di molti pensionati che si trovano già in una situazione economica precaria.
La nuova tabella degli aumenti delle pensioni ha generato molte polemiche e contestazioni, in quanto esclude coloro che percepiscono una pensione di invalidità di 313 euro e chi riceve l’assegno sociale. Questa esclusione è stata percepita come un vero e proprio colpo basso da parte dello Stato e ha fatto sorgere molte domande sulle motivazioni dietro tale decisione.