L’INPS ha comunicato diverse novità in merito alle pensioni per il 2023 che si prospetta ricco di aumenti, su alcuni versanti.
Alcune novità sono dovute all’approvazione della legge di bilancio, alcuni aumenti, invece, a degli arretrati che l’INPS non ha fatto in tempo a pagare.
INPS: gli aumenti comunicati
L’INPS ha già comunicato degli aumenti in arrivo per il mese di gennaio del prossimo anno ovvero 2024. Ciò avverrà in virtù del calcolo della rivalutazione con un aumento allo 0,8%. Ciò è vero perché l’Istat ha certificato un tasso di inflazione definitivo dell’8,1% nell’anno 2022 che sarà riconosciuto soltanto a partire da gennaio 2024.
Le modifiche alla riforma pensionistica in Italia sono state evidenti sin dalla salita al potere di Giorgia Meloni. La modifica più evidente, per il momento, è stata quella della suddivisione in cinque fasce invece di tre che, però, non è stata ben vista dai sindacati e che potrebbe essere ancora modificata.
Intanto, fioccano le proposte da parte degli esponenti politici. Ad esempio, ultimamente, Berlusconi ha proposto una pensione minima pari a 1000 euro anche per le mamme.
Di seguito approfondiremo la tabella degli aumenti netti per quanto riguarda proprio il 2024, comprensivi degli aumenti dovuti allo 0,8% sulle pensioni.
Tutti gli aumenti delle pensioni
Chi ha percepito una pensione da 1000 euro nel 2022, sappiamo che, in virtù della rivalutazione di cui sopra, nel 2023 crescerà a 1073 euro al mese. In proporzione, nel 2024 arriverà a 1081. Questi sono importi lordi mensili. Gli arretrati lordi corrisponderanno a 104 euro mentre gli arretrati netti a 73 euro.
Chi ha percepito dall’INPS una pensione mensile lorda pari a 1500 euro nel 2022, in virtù della rivalutazione, nel 2023 crescerà a 1609 euro mensili. Proporzionalmente, nel 2024, una pensione di questo importo, arriverà a 1621 euro. Gli arretrati lordi sono pari a 156 euro mentre gli arretrati netti a 107 euro.
Le pensioni che, nel 2022 erano pari a 2000 euro, grazie alla rivalutazione nel 2023 sono diventate pari a 2146 euro. Nel 2024 tale pensione lorda diventerà pari a 2162 con arretrati lordi pari a 208 euro ed arretrati netti pari a 135 euro.
Una pensione che, nel 2022 era pari a 2500 euro, nel 2023, in virtù della rivalutazione è arrivata a 2655. A gennaio 2024, lorda, sarà pari a 2672. Gli arretrati lordi per tali importi saranno 221 euro, quelli netti 137 euro.
Di seguito, invece, gli aumenti per chi percepiva nel 2022 pensioni lorde da 3000 a 5000 euro.
- se nel 2022 si percepivano 3000 euro, nel 2024 diventeranno 3128 mensili lorde;
- chi percepiva l’anno scorso 3500 euro, l’anno che verrà percepirà 3633 lorde al mese;
- i pensionati con 4000 euro mensili nel 2022, nel 2024 vedrà un cedolino di 4152 lordo al mese;
- chi percepiva nel 2022 4500 euro al mese lordi di pensione, nel 2024 prenderà 4634 mensili lordi;
- i pensionati con 5000 euro di pensione nel 2022, prenderanno nel 2024, 5149 euro, sempre in virtù della rivalutazione.
In proporzione, si tratta di aumenti che potrebbero sembrare, nel breve periodo, piuttosto irrisori ma che potrebbero fare la differenza.