A causa dell’inquinamento dell’aria, meno di una persona su dieci ha la fortuna di vivere in luoghi depurati da smog, tossine e altri agenti inquinanti nell’atmosfera: l’Organizzazione Mondiale della Sanità informa infatti che il 92 per cento della popolazione mondiale respira aria sporca, frutto delle varie attività umane che avvelenano l’atmosfera ben oltre i limiti tollerabili per la nostra salute, fissati dalla stessa Oms. Un’aria inquinata che miete milioni di vittime ogni anno, soprattutto nelle zone più povere del pianeta.
Sono oltre 6 milioni le morti associabili ogni anno all’inquinamento atmosferico dentro e fuori le mura domestiche secondo le stime dell’Oms, e le cause principali della cattiva qualità dell’aria che respiriamo sono da rintracciare nei fumi di combustibili, nei mezzi di trasporto vecchi e poco efficienti, nei rifiuti inceneriti e nelle centrali a carbone che ancora oggi sono attive nonostante sia acclarato l’alto livello di inquinamento che genera. Circa il 90 per cento di queste morti riguardano Paesi a medio e basso reddito, in particolare nel Sudest asiatico e nel Pacifico occidentale: a pagare il prezzo più elevato di tutti è la popolazione della Cina con oltre un milione di decessi in un solo anno a causa delle polveri sottili, mentre in Italia i decessi correlati si attestano intorno alle 21mila unità, una percentuale leggermente superiore alla media dell’intera area Ue.
Sempre in base ai dati raccolti dall’Oms, il 94 per cento dei decessi è dovuto a patologie quali cancro ai polmoni, disturbi cardiovascolari, ictus, broncopneumopatia cronica ostruttiva, tutte conseguenze della sporcizia respirata ogni giorno, e ad essere particolarmente interessate alla contrazione di tali malattie sono le fasce di popolazione più vulnerabili, ovvero donne, bambini e anziani: a livello demografico, è stato accertato che tubi di scappamento, camini e centrali elettriche non danneggiano infatti tutti in egual misura, ma gli individui più indifesi e sensibili soffrono in maggioranza delle suddette patologie. L’obiettivo di ridurre in misura sostanziale il numero di morti legati all’inquinamento atmosferico entro il 2030 è stato dichiarato dalla comunità internazionale, ma le misure messe finora in campo per raggiungere davvero questo traguardo sono ben lontane dall’essere sufficienti. E almeno per il momento, continuiamo a respirare aria sporca, con tutte le disastrose conseguenze che esso comporta per la nostra salute.
Il volto di una madre che ha perso una figlia racconta spesso più di mille…
Un silenzio solenne avvolgeva le strade, rotto solo dal suono cadenzato dei passi e dal…
Ci sono momenti in cui sembra impossibile mantenere la concentrazione. La mente vaga, le distrazioni…
La stagione fredda porta con sé molte domande sulla routine quotidiana, ma c’è un gesto…
Se c'è un momento in cui tutto sembra sospeso, è quando un atleta raggiunge un…
Il riscaldamento a pavimento è una delle soluzioni più moderne e apprezzate per il comfort…