Per 3 famiglie italiane su 10 l’aria nella zona di residenza risulta fortemente inquinata, portatrice di odori sgradevoli. È questo il risultato di un report dell’Istat intitolato ‘Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo’, che nella parte dedicata all’ambiente fa emergere l’inquinamento dell’aria come questione urgente. Non saremo ai livelli di Africa e Asia, ma la presenza dello smog e delle sostanze inquinanti nell’atmosfera nel nostro Paese è comunque rilevante, se nel solo 2014 il 34,4 per cento delle famiglie italiane ha denunciato alle autorità competenti problemi relativi alla qualità dell’aria.
Il report dell’Istat compie un’analisi dettagliata anche sulla situazione dei rifiuti, la raccolta differenziata e lo smaltimento in discarica: nel 2013 sono stati raccolti 491,3 chilogrammi di rifiuti urbani per abitante, circa 12,5 chili in meno rispetto all’anno precedente, e le maggiori quantità vengono raccolte nel centro Italia. Produrre meno rifiuti è l’obiettivo da raggiungere per generare il minor impatto possibile sull’ambiente, e il miglioramento della raccolta differenziata in tutto lo Stivale è un risultato indubbiamente positivo, soprattutto perché le statistiche emerse da altri studi nei mesi precedenti hanno visto migliorare nettamente le loro performance anche le regioni del sud, cronicamente in ritardo su questo aspetto negli anni passati.
Dal report Istat emerge che viene smaltito in discarica il 36,9 per cento dei rifiuti raccolti nel Paese, con un trend in diminuzione, meno 2 per cento rispetto al 2012, mentre con la raccolta differenziata viene avviato il 42,3 per cento dei rifiuti urbani, un incremento del 2,3 per cento rispetto al 2012: si può facilmente ipotizzare una correlazione tra quanto viene smaltito in discarica e quanto invece opportunamente differenziato, ovvero più si ricicla e meno rifiuti finiscono interrati nelle buche. Restano ‘forti differenze‘ territoriali lungo l’Italia: il primato spetta al nord-est del Paese con il 58,8 per cento, ma come abbiamo detto il sud sta recuperando posizioni. Concludiamo con i dati che riguardano il verde presente nelle città: nel 2013 ogni abitante ha un pezzetto di verde urbano pari a 32,2 metri quadrati, un aumento dello 0,7 per centorispetto al 2012. In tutto il verde urbano rappresenta il 2,7 per cento del territorio dei comuni capoluogo, pari a 577 milioni di metri quadrati. Infine, quasi il 16 per cento della superficie comunale è inclusa in aree naturali protette.
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