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Categories: Ambiente

Inquinamento, foto shock dal mondo

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Bambini che giocano accanto immense discariche di rifiuti, uccelli, pesci e tante altre specie animali soffocate, ferite, uccise da pezzi di plastica, foreste distrutte. Benvenuti nel pianeta Terra nell’anno 2015, dove l’inquinamento regna sovrano, come dimostrano queste foto shock pescate sul web che immortalano alcuni dei luoghi più disastrati del pianeta, dove il passaggio dell’uomo lascia tracce tutt’altro che lievi. Da poche settimane si è festeggiata la Giornata mondiale della Terra, un evento che non vuole certo essere una mera occasione di celebrazioni, ma vuole ricordarci quanto sia vitale la salvaguardia del pianeta che ci ospita per il destino dell’umanità.

Il 22 aprile del 1970 erano 20 milioni a festeggiare l’Earth Day, 30 anni dopo sono stati 200 milioni: la crescita esponenziale testimonia indubbiamente l’aumento della sensibilità popolare riguardo le tematiche ecologiste. Nonostante ciò, non si fa ancora abbastanza per arginare l’inquinamento nel mondo, l’egosimo prende ancora troppo spesso il sopravvento, quando basterebbe che ogni abitante del pianeta facesse dei piccoli gesti quotidiani per far tornare la Terra a condizioni di maggiore vivibilità, e garantire una sopravvivenza certa anche alle generazioni future. Una questione che bisogna porsi abbandonando pregiudizi e superficialità, giacché al momento il pianeta è abitato da 7,3 miliardi di persone, ma con l’attuale tasso di crescita della popolazione mondiale, attestato sull’1,1 per cento, tra 64 anni arriveremo a circa 15 miliardi di persone sulla Terra.

Numeri che dovrebbero indurre ad una seria riflessione: già adesso stiamo consumando più di quanto la Terra produca a causa di inquinamento e sovrappopolazione, tra pochi decenni la situazione sarà insostenibile e si raggiungerà il punto di non ritorno. Soltanto nei Paesi occidentali ogni persona genera più o meno 2 chilogrammi di rifiuti al giorno, immaginate cosa potrà essere alla fine del secolo a questo ritmo di crescita: le conseguenze già adesso lasciano tracce visibili, con Paesi del cosiddetto Terzo Mondo trasformati in immense discariche, mari e fiumi inquinati, aria irrespirabile nei luoghi più industrializzati, biodiversità scomparse o a rischio estinzione. Lasciamo la parola alle immagini che potete vedere nella nostra fotogallery, che valgono più di qualsiasi altro discorso.

Giulio Ragni

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