Insalata in busta: attenzione all’etichetta: ecco il dettaglio che non deve essere assolutamente sottovalutato.
Tutti i giorni acquistiamo al supermercato l’insalata in busta, ma è vero che è così salutare, comoda e rispettosa dell’ambiente? Sono oramai 7 anni che sono entrate in vigore le nuove regole in materia di produzione, confezionamento e commercializzazione.
Si parla di “quarta gamma” per indicare tutti i prodotti ortofrutticoli freschi, puliti, tagliati, lavati, confezionati e pronti per essere consumati. Sono previsti vincoli stringenti sulla qualità da rispettare del ciclo produttivo e sulla sicurezza alimentare.
Siamo davvero sicuri che l’insalata in busta sia sinonimo di qualità e di sicurezza alimentare? Bisogna prestare massima attenzione a leggere l’etichetta: ecco il dettaglio da non sottovalutare.
Insalata in busta: cosa si intende per quarta gamma?
La quarta gamma sono le verdure già pronte al consumo, ovvero già lavate, tagliate, pulite, ma si tratta di verdure crude e non cotte. La quarta gamma deve rispettare determinate regole previste dalla Legge 77/2011.
Da sette anni i produttori e i distributori devono rispettare la catena del freddo e mantenere gli 8 gradi lungo tutte le fasi che vanno dalla raccolta dell’insalata al trasporto delle buste fino alla messa in vendita nei banchi frigoriferi.
Grazie a questi vincoli stringenti è possibile tutelare l’igiene, la freschezza e la qualità degli ortaggi che giungono sulle nostre tavole. Inoltre, la normativa vigente prevede il doppio lavaggio dell’insalata seguito dalla fase di asciugatura del prodotto alimentare prima del confezionamento all’interno delle buste.
La finalità è quella di evitare che rimanga qualche residuo nell’insalata venduta in busta. La conservazione dell’insalatina in busta è legata alla temperatura di refrigerazione. La normativa ha come finalità quella di inibire che i microrganismi proliferino all’interno del prodotto.
Insalata in busta: cosa devi sapere?
Anche se le insalate in busta vengono sottoposte ad un doppio ciclo di lavaggio e vengono mantenute ad una temperatura di 8 gradi, non è detto che siano del tutto sterili. Anche se si tratta di un doppio lavaggio non è detto che il 100% dei batteri sia eliminato.
All’interno dell’insalata potrebbe rimanere anche l’uno percento di microrganismi ambientali che potrebbero iniziare a proliferare all’interno della busta. Inoltre, non è detto che la busta di insalatina sia mantenuta ad una temperatura costante di 8 gradi durante la fase di trasporto dallo stabilimento produttivo al supermercato.
Insalata in busta: cosa fare prima di consumarla?
Prima di consumare l’insalatina è bene verificare l’odore del prodotto all’apertura della busta. inoltre, è bene controllare attentamente il colore del prodotto e se all’interno della busta c’è eccessiva umidità. Si controlli la consistenza delle foglioline dell’insalata ed è buon consiglio risciacquare il prodotto prima del consumo.
Altro accorgimento da seguire prima di acquistare l’insalata in busta è quello di leggere attentamente l’etichetta per verificare la scadenza del prodotto e per verificare se l’insalata abbia necessità o meno del lavaggio.