L’insalata in busta potrebbe contenere alcuni dettagli che ci fa rischiare di prenderci la salmonella. Ecco a cosa bisogna stare attenti.
Molte volte, per via di mancanza di tempo o per via di alcune indicazioni dettate da una dieta, consumiamo dell’insalata, che possiamo acquistare dal nostro fruttivendolo di fiducia o dal supermercato.
In questo caso, possiamo optare sia per quella da tagliare e da lavare oppure in quella in busta che troviamo già pulita e a volte già lavata che possiamo subito consumare condendola come più ci aggrada.
Insalata in busta: attenzione a questo dettaglio
Questa verdura è diffusissima per via della sua praticità e si adatta a molte pietanze, in quanto, non solo riempie lo stomaco senza doversi preoccupare di ingrassare se ne mangiamo tanta, ma anche perché si combina davvero con tutto.
Molte volte però non facciamo attenzione all’aspetto dell’insalata in busta e questo è davvero molto importante perché potrebbe avere delle ripercussioni sulla nostra salute e portarci delle malattie.
In particolar modo, sebbene la maggior parte delle insalate in busta in commercio siano già lavate e pronte all’uso è sempre meglio dare una sciacquata per evitare spiacevoli sorprese che si possono incontrare.
Bisogna stare attenti alla data di scadenza, è sempre meglio acquistare dell’insalata che ha una scadenza lontana dal giorno del consumo e che sia integra e non abbia nessun foro sulla confezione.
Inoltre, bisogna guardare il colore dell’insalata, dato che a volte, specie per quelle imbustate attorno alle foglie ci sono delle macchioline marroni e soprattutto stare attenti se la confezione ci appare gonfia.
In questo caso, è meglio evitare di acquistarla in quanto potrebbero esserci stati dei problemi durante la fase di confezionamento e una busta rigonfia designa la presenza di batteri.
Rischio salmonella: quali sono i sintomi?
Va detto, però, che durante il processo di packaging ci sono dei controlli serrati dettati dalla legge per via del fatto che il prodotto debba essere messo in vendita e non deve recare danno al consumatore.
Può accadere però che qualcosa non va nel verso giusto e tra le malattie che si possono prendere mangiando dell’insalata non sana c’è l’escherichia coli, la listeria e infine la salmonella.
Quest’infezione si presenta con dei dolori addominali crampiformi e della nausea seguita da febbre, diarrea, vomito e malessere generale. Solitamente il tutto si risolve in un giorno fino ad un massimo di quattro.
Se invece la cosa persiste, significa che i sintomi sono più gravi del previsto e sono durati più a lungo. È sempre meglio rivolgersi ad un medico che ci dirà come muoverci e cosa fare per tornare in forma.
Solitamente, i primi sintomi della salmonella si manifestano dopo 12-36 ore ma i tempi possono prolungarsi anche fino a 72 ore anche se ultimamente alcuni esperti hanno notato che ci sono stati episodi dove questi sono comparsi anche dopo meno di 6 ore dall’ingestione del cibo contaminato.
Quindi, quando ci rechiamo a fare la spesa e optiamo per un’insalata confezionata in busta, controlliamo attentamente che sia sana in modo da non compromettere la nostra salute ed avere spiacevoli sorprese.