Può il desiderio di diventare madre spingere una donna a scegliere un kit per l’inseminazione fai da te attraverso WhatsApp?
È questa la vicenda di una donna di soli 24 anni che, per coronare il suo sogno di diventare madre, ha scelto di affidarsi ad un kit da €30 venduto da un donatore con cui è venuta in contratto tramite WhatsApp. Una situazione che potrebbe provocare non pochi problemi se si pensa alla parte legale della questione. È questo quanto accaduto in Gran Bretagna.
Bailey Ennis, una 24enne di origine londinese, è riuscita a rimanere incinta a seguito dell’inseminazione artificiale. Una pratica abbastanza normale a cui oggi ricorrono molte donne.
La storia però ha dell’incredibile se si pensa al fatto che si tratta di un’inseminazione in cui non c’è di mezzo nessuna clinica. Il tutto ha avuto inizio nel mese di settembre del 2021, periodo in cui la ragazza ha trovato un candidato su alcuni siti di donatori di sperma.
Solo dopo aver ottenuto il consenso del soggetto maschile, è andata avanti ed ha proceduto all’acquisto del kit dell’inseminazione, una soluzione alquanto economica se si pensa al fatto che la ragazza ha speso soltanto 30 euro.
Un’inseminazione andata a buon fine al primo colpo al punto che Baileys è subito rimasta incinta per partorire il piccolo Lorenzo il 2 luglio del 2022. Un momento ricco di gioia per la giovane ragazza la quale ha affermato “Avere un bambino da sole la cosa migliore che abbia mai fatto”.
Uno dei sogni nel cassetto della ventiquattrenne è stato quello di diventare madre. Un qualcosa di alquanto difficile per una donna gay.
Ed è proprio per questo motivo che fin da adolescente era consapevole del fatto che per coronare questo suo desiderio avrebbe dovuto ricorrere all’inseminazione artificiale. Quando ha preso tale decisione, Baileys non era impegnata in nessuna relazione.
Nonostante ciò ha cercato ugualmente di rendere reale quel sogno che covava nel suo cuore fin da adolescente. Ed è così che è andata alla ricerca di un donatore on-line trovando una persona che avesse un’ottima cartella clinica e che in passato aveva già donato per altre due coppie LGBTQ.
I due hanno iniziato a sentirsi su WhatsApp, incontrandosi anche di persona per conoscersi meglio davanti ad un caffè. Solo dopo questo incontro la donna si è convinta ed ha comprato il kit che le è stato inviato direttamente a casa sua.
Per essere precisi è stato proprio il donatore ad andare nell’abitazione della ragazza consegnando il tanto bramato kit e aiutandola addirittura anche ad utilizzarlo. “È stato davvero facile. Non c’è stato alcun imbarazzo”.
Potrebbe sembrare questa una storia a lieto fine in cui ogni persona ha ottenuto ciò che voleva. Purtroppo però le cose non sono così semplici come si crede.
Questo tipo di inseminazione fai da te potrebbe provocare non pochi problemi legali per la ragazza.
Sappiamo infatti che le cliniche ufficiali, luoghi all’interno dei quali ogni procedimento ha un costo intorno ai 3000 euro, eseguono diversi controlli sui donatori e, soprattutto, permettono ai genitori del bambino nato attraverso l’inseminazione di avere pieni diritti legali su questa nuova vita.
Nonostante ciò, pare che questo non sia un grandissimo problema per Ennis in quanto ha persino affermato che il donatore ha la possibilità di incontrare e conoscere Lorenzo ogni qualvolta lo desideri.
Inoltre, il donatore incontrato su WhatsApp ha addirittura affermato che se in un futuro Baileys avesse voglia di allargare ancora la famiglia, è a disposizione.
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