Insufficienza renale acuta e cronica

L’insufficienza renale acuta e cronica è una malattia che non va sottovalutata affatto. Nella sua fase acuta la patologia è caratterizzata dal fatto che comincia a decrescere la funzione renale, mentre nella sua forma cronica il decadimento avviene lentamente e progressivamente, fino ad assumere conseguenze irreversibili. Proprio per questo è opportuno fare molta attenzione ai sintomi che caratterizzano la malattia, in modo da poter mettere in atto un intervento tempestivo, nell’ambito del quale un ruolo fondamentale è svolto dalla dieta, soprattutto mangiando meno sale, potassio e proteine, per non affaticare l’attività renale.

I sintomi

I sintomi dell’insufficienza renale acuta e cronica si distinguono per il gonfiore che può interessare il viso, le gambe o tutto il corpo. Tutto ciò è provocato dal fatto che, quando i reni non funzionano bene, il nostro organismo tende a trattenere l’acqua. Il liquido in eccesso può determinare anche la mancanza di respiro. Le tossine si accumulano nel corpo e quindi i soggetti si sentono spesso stanchi e deboli. Questo quadro sintomatologico è causato anche dal fatto che si cade in una condizione di anemia, perché non vengono prodotti globuli rossi sufficienti. A poco a poco, man mano che le condizioni vanno peggiorando, tende ad aumentare la pressione del sangue, si produce meno urina e si può provare dolore al di sotto della gabbia toracica. Con il tempo il viso diventa di un colorito pallido e si accumula il potassio nel sangue. Nella fase più grave della malattia è necessario ricorrere alla dialisi.

La dieta

La dieta contro l’insufficienza renale acuta e cronica svolge un ruolo fondamentale. E’ consigliabile una dieta ipoproteica e iposodica. In particolare valgono alcune restrizioni alimentari, cercando di evitare il più possibile il sale e i cibi che contengono proteine e potassio. In ogni caso ci si deve far seguire sempre dal medico, perché sia l’apporto proteico che delle altre sostanze nutritive deve essere regolato in base allo stato di salute del paziente. Vanno evitati soprattutto i cibi che contengono grandi quantità di potassio, come i legumi, la frutta secca, le banane e i funghi.

Lo stesso discorso vale per quelli che hanno alti livelli di fosforo, come il latte, i formaggi, gli insaccati, la carne e il pesce conservati. Si può ricorrere a dei cibi appositamente prodotti senza proteine, come pane, pasta, riso, fette biscottate e biscotti, considerando che, rispetto agli apporti consueti, le proteine dovrebbero essere ridotte di circa 0,8 grammi ogni chilogrammo. Per quanto riguarda l’apporto calorico in generale, si deve tenere presente che dovrebbe corrispondere circa a 300 kcal per chilogrammo al giorno.

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