Siamo in Ohio: una giovane ragazza disabile parcheggia l’auto con il suo pass invalidi fuori dalla farmacia e al suo ritorno si trova un messaggio di insulti: ‘Dovresti vergognarti! Quando occupi un posto per portatori di handicap una persona disabile reale soffre. Non sei stata cresciuta come dovresti’. La madre decide di intervenire, postando su facebook una lettera allo sconosciuto. Lo fa con eleganza e amore: il web si commuove.
Dopo aver visto tornare a casa la figlia, tutta avvilita, con quel biglietto di insulti tra le mani, la reazione della madre è stata immediata: si è armata di tastiera e social network, e ha fatto sentire la sua voce.
‘Non giudicate un libro dalla copertina’: sono queste le parole che colpiscono maggiormente del messaggio scritto da Corinna Skorpenske, madre di Harley, giovane ragazza affetta da Lupus Eritematoso Sistemico, una patologia autoimmune che colpisce prevalentemente le donne di età compresa tra i 15 e i 35 anni. E’ una malattia fantasma, da fuori non si vede molto, eppure le sofferenze quotidiane a cui si va incontro sono enormi.
Nel lungo messaggio scritto su Facebook dalla donna, allo sconosciuto, che ha offeso sua figlia senza conoscerne la storia, si respira tutta la dolcezza di cui una madre è portatrice sana: il suo intento non era quello di aggredirlo, piuttosto di raccontargli quello che non aveva visto di sua figlia, quell’aspetto invisibile della sua esistenza, che purtroppo tiene in pugno la sua vita. L’ha invitato a conoscere la sua bambina, perché è certa che l’amerebbe.
Si legge tra le righe:
‘Molte persone soffrono di questa malattia ‘fantasma’, che non si può vedere, ma che è altrettanto brutta di una disabilità fisica. La gente muore di depressione, ma non lo vediamo. Non sarò una madre perfetta ma so di aver fatto un buon lavoro con mia figlia. Il mio desiderio è che questo messaggio ti giunga. Non per dirti che hai sbagliato o per dirti che le hai regalato una brutta giornata. Ma per darti l’opportunità di incontrare la mia ragazza. Penso che la ameresti. Per favore non giudicate un libro dalla copertina’.
Il messaggio ha commosso immediatamente il web: centinaia di like e oltre 200mila condivisioni. Tanti anche i commenti di solidarietà, ne abbiamo riportati alcuni qui sotto: