I risultati della ricerca “L’impatto dell’intelligenza artificiale sul pubblico impiego” sono stati presentati questa mattina al FORUM PA 2024, l’appuntamento annuale che si terrà a Roma fino al 23 maggio, in cui si confrontano soggetti pubblici e privati.
Dalla ricerca è emerso che circa il 12% dei dipendenti della Pubblica amministrazione sono a rischio di sostituzione: si tratta, nello specifico, di 218mila dipendenti pubblici appartenenti alle professioni meno specializzate, caratterizzate da compiti prevedibili e ripetitivi, che l’intelligenza artificiale potrebbe facilmente sostituire. La ricerca mostra anche la necessità di una risposta adeguata e di una sinergia tra competenze umane e capacità offerte dall’IA.
Questa mattina, durante il FORUM PA 2024, che si terrà nella capitale fino al 23 maggio, sono stati resi noti i risultati della ricerca “L’impatto dell’intelligenza artificiale sul pubblico impiego”.
L’intelligenza artificiale sta avendo un impatto molto significativo sul settore pubblico. Secondo i dati, il 57% dei 3,2 milioni di lavoratori pubblici italiani è fortemente “esposto” all’influenza dell’IA nelle loro attività quotidiane, il che sottintende una forte interazione tra le loro mansioni e quelle che gli algoritmi possono svolgere. Questa interazione potrebbe tradursi in un arricchimento delle attività grazie all’apporto dell’IA o in una sostituzione dei lavoratori. Si tratta di ben 1,8 milioni di persone, in particolare dirigenti, assistenti amministrativi, Professionisti sanitari, architetti, ingegneri, legali, insegnanti e tecnici.
Tra i lavoratori pubblici altamente esposti, gran parte (l’80%) potrebbe integrare l’intelligenza artificiale nel proprio lavoro, ottenendo notevoli miglioramenti: circa 1,5 milioni di lavoratori con ruoli di leadership e gestione (come dirigenti scolastici, responsabili strategici e leader di progetti innovativi, esperti tecnici e professionisti, prefetti, magistrati e direttori generali) possono operare in modo complementare con le nuove tecnologie, se adeguatamente formati e con un’organizzazione abilitante.
Tuttavia, c’è un 12% a rischio di sostituzione. Nello specifico, a rischiare il posto, sono 218mila dipendenti pubblici appartenenti alle professioni meno specializzate, caratterizzate da compiti prevedibili e ripetitivi, che l’intelligenza artificiale potrebbe facilmente sostituire.
La ricerca presentata da FPA durante il FORUM PA 2024 evidenzia come l’avvento dell’intelligenza artificiale rappresenti una vera e propria rivoluzione per la Pubblica amministrazione, ma – al contempo – è necessaria una risposta adeguata e una sinergia tra competenze umane e capacità offerte dall’IA.
Oggi, qualora si debbano scegliere i fornitori di luce e gas, si hanno diverse possibilità…
Uno dei tanti problemi che caratterizzano la penisola italiana è proprio la questione lavorativa. L'Italia,…
Nel settore della ristorazione e hospitality, la gestione delle risorse umane rappresenta una sfida complessa…
Durante questa settimana le previsioni meteo relative alla penisola riportano un contesto di ampia instabilità,…
Ballando con le Stelle, il "regalo" di Milly Carlucci agli spettatori: cosa sta per accadere…
Nazia Shaheen, 51 anni, lo scorso dicembre è stata condannata all'ergastolo, dalla Corte di assise…