L’Inter ha un attacco imbarazzante? Poniamocelo come domanda e cerchiamo di rispondere e trovare delle motivazioni sensate al perché la squadra di Roberto Mancini, quest’anno, ha stabilito il record negativo di marcature da quando la Serie A è a 20 squadre: 50 gol fatti. Di chi è la colpa?
La squadra di Roberto Mancini non è riuscita a conquistare il podio della classifica della Serie A, mancando l’obiettivo Champions League prevalentemente perché non è riuscito a segnare in maniera costante e significativa nella stagione. Basta pensare che Juventus, Roma e Napoli hanno segnato rispettivamente 25, 33 e 30 gol in più della squadra nerazzurra. Non una differenza che si possa tralasciare.
La colpa di chi è? Verrebbe da dire subito degli attaccanti. Certo, se non si segna è anche colpa dei giocatori che stanno li davanti e che dovrebbero concretizzare le azioni che la squadra riesce a portare in fase offensiva. Mauro Icardi, lo scorso anno 22 gol, quest’anno ha segnato 16 gol: non pochi, non tanti. Togliendo il fenomeno di Gonzalo Higuain, l’argentino nerazzurro è in media con gli altri bomber della Serie A.
Icardi ha, quindi, realizzato più del 30% delle reti dell’Inter, giocando una stagione normale per un giocatore del suo livello. Inizialmente, nelle prime giornate di campionato il capitano nerazzurro non trovava la via del gol e al suo posto segnava, poco, Jovetic. Il montenegrino, però, si è perso nell’arco della stagione trovando più spesso la panchina che il campo di gioco e segnando solo 6 gol in tutta la stagione. Eder, preso a gennaio, ha segnato una sola rete contro i 12 segnati nella prima parte del campionato con la maglia della Sampdoria.
Gli esterni dell’Inter hanno contribuito poco, anzi pochissimo nelle marcature della squadra di Mancini: Adem Ljajic ha segnato solamente 3 reti per poi sparire dai riflettori dell’allenatore e Perisic ha iniziato a carburare nella seconda parte di stagione realizzando 7 gol. L’unico centrocampista che è riuscito ha dare una mano in zona gol è Brozovic ma ha segnato solamente 4 reti.
Il problema dell’Inter in attacco, purtroppo, non è la “malattia” ma il “sintomo”. E’ la naturale conseguenza di una difficoltà incredibile nella creazione del gioco dal centrocampo in su e questa è la motivazione principale dei soli 50 gol che l’Inter ha realizzato. Per capire il livello dell’attacco nerazzurro di quest’anno basta confrontarlo con il Torino, 12° in classifica, con 52 gol realizzato e la Sampdoria, 15° in Serie A, con 48 gol fatti.
50 gol fatti per l’Inter è un record negativo per un campionato a 20 squadre, mai cosi male. Nel 2012/2013 la squadra milanese segnò 55 reti e arrivò al nono posto, fuori da tutto, e invece quest’anno è stata la quarta forza del campionato. La prima stagione Manciniana è stata la migliore a livello di gol realizzati dall’Inter nel girone a 20 squadre, segnando ben 80 gol, vincendo il campionato e con Zlatan Ibrahimovic, capocannoniere della squadra, segnò “solo” 15 reti. Forse, il problema, quello vero, è che il mister non ha voluto capire ciò che tutti avevano capito sin dalle prime battute, alla squadra mancava gioco, mancava qualità ma non davanti, forse un po’ anche li, tranne Icardi, ma a centrocampo. E forse Banega sarà la risoluzione al problema.
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