Internet.org è un progetto piuttosto ambizioso che mira a permettere ai milioni e milioni di persone che vivono in paesi in via di sviluppo di poter fruire del web e dei suoi servizi anche su dispositivi a basso costo e soprattutto senza spendere un centesimo. Dietro a questa iniziativa c’è Mark Zuckerberg, il co-fondatore e numero uno di Facebook, che sta spendendo risorse e dollari in collaborazione con produttori come Nokia e Samsung per coronare questo sogno. I più maligni penseranno a storie di riciclaggio, a beneficenza troppo ostentata e a semplice ricerca di un mercato tutto da scoprire. Non importa se è vero o no, quel che è sicuramente interessante è che sta iniziando a funzionare davvero, come in Zambia.
Buona parte del mondo abita in condizioni di povertà e non può accedere a servizi che ormai sono stabilmente entrati nella quotidianità dell’altra parte “fortunata” del nostro pianeta. Internet è una di queste parti, ma sono in programma progetti per andare a colmare questa lacuna. Internet.org è uno di questi servizi che prende come capo Mark Zuckerberg, il co-fondatore di Facebook che recentemente si è “tagliato” lo stipendio. Il claim è “Rendere il mondo più aperto e connesso“. Già perché con il web si possono abbattere i costi come ad esempio l’accesso a informazioni, a servizi governativi (snellendo notevolmente la burocrazia) oppure ancora in campo medico e di ricerca. Insomma, è la rete – vera e propria – per il progresso e un benessere facilmente accessibile.
Il problema è che ci sono comunque costi che da noi sembrano irrisori, ma che in altri paesi diventano montagne insormontabili. Ed è proprio qui che interviene Internet.org che si è stretta in accordo con produttori e operatori telefonici per ovviare a ciò. Ad esempio in Zambia, Facebook ha collaborato con Samsung e Nokia insieme al carrier locale Airtel per consentire a tutti i possessori di un telefonino in grado di connettersi a Internet della possibilità di fruire della piattaforma gratuita per navigare online. Tutti i costi sono stati azzerati, esattamente come se si fossero cancellati i costi per la connessione dati.
C’è un’applicazione per chi possiede uno smartphone Android, si può passare dal sito-portale di Facebook o anche semplicemente collegandosi dal browser integrato nel dispositivo (quindi anche per i non smartphone) dalla homepage Internet.org. Cosa si mette sul piatto? Si possono visualizzare info come news, meteo, salute e inserzioni di lavoro, si può consultare Wikipedia e ovviamente anche lo stesso Facebook. Attualmente la più grande community del web conta su 1.32 miliardi di iscritti, ma con questa mossa potrebbe arrivare quasi a sfiorare i 2 miliardi. Un effetto collaterale che di certo il buon Zuck non ha tralasciato.
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