Nella giornata di oggi, durante un’interrogazione al Senato, Matteo Renzi ha chiesto al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, alcune chiarificazioni sul caso Open. La risposta del ministro è stata molto soddisfacente per il senatore.
Durante l’incontro di oggi al Palazzo Madama, dopo aver trattato della questione riguardante la frana avvenuta a Ischia, nel pomeriggio si è discusso dell’inchiesta sulla Fondazione Open.
A quanto pare Renzi ha chiesto degli approfondimenti sulla questione da parte dell’attuale ministro della Giustizia, il quale ha assicurato che ci saranno.
Oggi, giovedì primo dicembre, durante un’interrogazione svoltasi a Palazzo Madama, il leader di Italia Viva, Matteo Renzi si è rivolto al ministro della Giustizia Carlo Nordio. Il tema era l’inchiesta sulla Fondazione Open.
La contestazione di Renzi si è basata essenzialmente sulla questione riguardante l’invio integrale , da parte dei pm al Copasir, di alcuni elementi d’indagine dell’inchiesta. Atti caratterizzati da chat ed e-mail private appartenenti al senatore.
Renzi afferma che l’invio sia avvenuto nonostante il fatto che la Corte di Cassazione abbia esplicitamente affermato di non considerare quel tipo di materiale nelle prove, ordinandone l’annullamento e la restituzione.
“La domanda è se è a conoscenza di questo fatto e che provvedimenti intende prendere. Questo atto o è eversivo o è anarchico o è un atto di cialtronaggine del pm. Quest’ultima ipotesi la escludo, sulle altre due aspetto la sua risposta”.
Ha concluso così Matteo Renzi la sua interrogazione rivolta al ministro della Giustizia.
Quest’ultimo ha dato una risposta breve ma coincisa, la quale ha soddisfatto il leader di Italia Viva. Nordio infatti ha assicurato a Matteo Renzi che sarà condotto un “rigoroso accertamento conoscitivo” sulla questione.
Il caso della fondazione Open si basava sulle accuse di finanziamento illecito dei partiti nei confronti di Matteo Renzi, gli ex ministri Maria Elena Boschi e Luca Lotti, l’ex presidente della Fondazione Alberto Bianchi e l’imprenditore Marco Carrai.
La questione posta nei confronti della Corte di Cassazione era di verificare se i pm, nell’utilizzare mail e chat private come prove senza previa autorizzazione della Camera, avessero violato i diritti da parlamentare del senatore Renzi.
In ogni caso il leader di Italia Viva ha affermato di essere soddisfatto della risposta fornita da Nordio. Concludendo con il paragonare il buon operato del nuovo ministro con quello di Alfonso Bonafede (ministro durante i governi di Conte), definito “ministro della Giustizia, promettente dj”.
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