Intesa Sanpaolo ha ricevuto un’istruttoria da parte dell’Antitrust: la banca non fornirebbe informazioni chiare su mutui a tasso fisso e variabile.
L’Antitrust ha focalizzato la propria attenzione su Intesa San Paolo. Il gruppo bancario, secondo quanto sostenuto dall’autorità garante, non fornirebbe informazioni chiare ai consumatori in merito ai mutui, sia a tasso fisso che a tasso variabile. Inoltre, è stato contestato al gruppo bancario l’assenza di informazioni importanti all’interno dell’informativa legata alla sottoscrizione dei mutui. Ecco la vicenda nel dettaglio.
Secondo l’Antitrust, Intesa San Paolo non fornirebbe ai propri clienti informazioni chiare in merito ai mutui, sia a tasso fisso che a tasso variabile. Un dettaglio molto importante, secondo l’Antitrust, soprattutto per quel che concerne il periodo di pre-ammortamento.
Pertanto, secondo quanto sostiene l’autorità garante, il gruppo bancario non fornirebbe informazioni chiare per quel che concerne tale periodo, che – molto spesso – può rappresentare un costo ingente da sostenere.
Per tale motivo, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha messo in atto un’istruttoria nei confronti di Intesa San Paolo S.p.a per presunta pratica commerciale scorretta.
Pertanto, secondo quanto si legge nella nota dell’Antitrust, intesa Sanpaolo applicherebbe un periodo di pre-ammortamento tecnico basato su un arco di tempo di natura variabile. Una fase che – in sostanza – allungherebbe il periodo utile ai fini dell’estinzione del mutuo contratto, nonché il costo ad esso connesso.
Nella informativa pre-contrattuale, inoltre, fa notare l’Antitrust, al consumatore non viene fornita una informativa che possa rendergli chiari i passaggi su cui fa leva il mutuo negoziato.
All’onerosità del periodo di ammortamento, inoltre, l’Autorità fa notare che va aggiunto anche il tasso applicato che, secondo quanto comunicato, sarebbe superiore a quello negoziato nel mutuo per il rimborso.
Non è la prima volta che si verifica un caso del genere. Il caso di Intesa Sanpaolo ricorda altre vicende simili che hanno riguardati BNL BNP Paribas che, nel corso del mese di luglio a chiuso un procedimento istruttorio avviato dall’Agcom.
Anche in questo caso, la banca avrebbe fornito informazioni non chiare ai consumatori, in relazione al periodo di pre-ammortamento. Pertanto, concluso il procedimento, il gruppo ha accettato di onorare gli impegni che sono stati proposti.
Quello che chiede, dunque, l’Antitrust è maggiore chiarezza nell’esposizione delle informazioni ai fini di tutelare il consumatore finale che si affida all’istituto di credito per contrarre mutuo.
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