Oltre all’olio di semi e all’acqua frizzante, un altro ingrediente potrebbe iniziare a scarseggiare in dispensa. Vediamo di quale si tratta.
L’ingrediente tanto amato rischia di sparire a causa dei cambiamenti climatici.
Un altro ingrediente sparirà
Stavolta non c’entra la guerra in Ucraina o i rincari, com’è stato rispettivamente per olio di semi e acqua frizzante. Stavolta, un ingrediente molto amato potrebbe sparire a causa dei cambiamenti climatici.
Si tratta di un ingrediente molto caro, soprattutto ai francesi. Stando alle statistiche, infatti, in un mese ciascun cittadino ne consumerebbe circa un chilo. I prezzi, però, sarebbero saliti in pochi mesi del 14%.
Di quale si tratta? Della senape che sta iniziando a scarseggiare nei supermercati. Tanto che, alcune catene di negozi food hanno deciso di limitarne l’acquisto. Si teme, però, che entro il 2024 questo ingrediente possa sparire del tutto. A confermarlo anche Luc Vandermaesen, direttore della Reine de Dijon e presidente dell’Association Moutarde de Bourgogne. Come può succedere una cosa del genere?
Perché la senape rischia di sparire
L’intera Europa potrebbe essere in difficoltà, nei prossimi mesi, per trovare anche soltanto un barattolo di senape. Il primo motivo della sua penuria è rappresentato dal fatto che i semi di senape scarseggiano. L’80% delle 35000 tonnellate che giungono in Europa arrivano dal Canada. Questo paese francofono ha subito delle difficoltà sin dal 2021. Le difficoltà sono legate alla siccità feroce che ha causato l’indebolimento delle colture dei semi di senape.
Per questo motivo, il Canada ha accantonato la coltivazione di questo ingrediente per passare al grano che è più fruttuoso e pagato meglio. Di conseguenza, la produzione dei semi di senape è calata del 50%. I dati diffusi dal Ministero dell’Agricoltura vogliono che la produzione non ha superato le 50000 tonnellate.
Ad aggravare le cose ci si è messa anche la guerra in Ucraina ed il blocco delle importazioni dei semi di senape. Anche le importazioni dalla Russia sono state interrotte.
Per aggirare l’ostacolo, la Francia dovrebbe iniziare rilanciando la propria filiera che, però, ultimamente è stata frenata dalla legislazione francese sugli insetticidi. Sviluppare sementi che resistano al clima e agli insetti in terra di Francia potrebbe rivelarsi parecchio complesso.
Per contro, il Presidente dell’Associazione dei produttori di semi di senape di Borgogna è piuttosto ottimista. Nella sua idea, infatti, ci sarebbe un progetto ambizioso: quello di triplicare le superfici dedicate ai semi di senape in Borgogna. L’obiettivo sarebbe quello di raggiungere i 10000 ettari, pari all’1% del territorio coltivabile in quella regione.
Per il 2022, però, tali coltivazioni non basteranno e sulla questione si è espresso il colosso anglo-inglese Unilever. Il primo produttore francese di senape ha affermato che:
“la totalità dei raccolti di semi di Borgogna, da sola, non è sufficiente per coprire l’intera produzione dell’azienda Amora-Maille”.