Alcune regioni italiane, in questi giorni, stanno facendo i conti con una vera e propria invasione di cimici. Vediamo quali.
Complici i cambiamenti climatici ed altri fattori, le cimici sembrano essere proliferate in alcune regioni italiane piuttosto che in altre.
Le cimici sono insetti appartenenti all’ordine degli Emotteri e alla famiglia dei Cimicidi. Questi insetti sono comunemente noti per il loro comportamento parassitario nei confronti degli esseri umani e di altri animali a sangue caldo. Le cimici più comuni che infestano le case sono le cimici dei letti (Cimex lectularius) e si nascondono negli spazi stretti e nelle fessure vicino ai letti, alle testiere, ai materassi e ad altri arredi.
Oltre alle cimici dei letti, esistono anche altre specie di cimici che possono infestare le piante, come le cimici verdi o le cimici delle ciliegie. Queste cimici possono danneggiare le colture agricole succhiando la linfa dalle piante e causando deformazioni e macchie sulle foglie e sui frutti.
È importante prendere provvedimenti per controllare e prevenire le infestazioni da cimici, ad esempio ispezionando regolarmente gli ambienti domestici, sigillando eventuali crepe e fessure e, se necessario, richiedendo l’intervento di un professionista per eliminare l’infestazione.
Tuttavia, a causa dei cambiamenti climatici e del graduale abbandono dei campi, le cimici, come altri insetti (zanzare, cavallette) stanno infestando diverse zone d’Italia. Vediamo, in particolare, dove stanno proliferando nello specifico.
Tra le altre ragioni del proliferare delle cimici e di altri insetti in Italia, c’è il cambiamento delle tecniche agricole. L’agricoltura intensiva, infatti, ha fatto in modo che molte famiglie contadine abbandonassero i loro campi. Parallelamente, c’è anche l’arrivo di nuove specie aliene provenienti da altre parti del mondo. In questo caso, non ci sono predatori naturali che possono tenerle a bada.
Un allarme è stato lanciato a causa della diffusione delle cimici dell’olmo, una specie più piccola delle cimici tradizionali, che sta proliferando nel Nord Italia a partire dall’Emilia-Romagna. Questi insetti attaccano gli alberi e spesso invadono le aree urbane.
Un altro problema è rappresentato dal coleottero giapponese chiamato Popillia japonica, che si concentra principalmente nei giardini e nei campi. Inoltre, le zecche sono motivo di preoccupazione poiché possono trasmettere la pericolosa malattia di Lyme, scoperta per la prima volta nel 1975. Le regioni più colpite in Italia sono Friuli Venezia Giulia, Liguria, Veneto e Trentino Alto-Adige. In tutta Europa, sono stati segnalati circa 230.000 casi.
Quali sono le possibili soluzioni per affrontare questi problemi? Una delle opzioni è utilizzare pesticidi per disinfestare campi e giardini. Tuttavia, è importante considerare gli effetti collaterali che possono avere sulla terra e sugli animali, e inoltre non sempre garantiscono un’efficacia duratura poiché molte specie sviluppano resistenza.
Soluzioni più sistemiche e a lungo termine includono il ripristino delle aree naturali e la promozione del ripopolamento dei predatori naturali, che possono contribuire al controllo delle infestazioni.
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