La Gran Bretagna è sempre stata difficile da invadere, ma per i ragni simili alle vedove nere – chiamate infatti false vedove – sembra un gioco da ragazzi. A causa del clima caldo dei mesi scorsi, la specie si è moltiplicata e ora – con i primi freddi – sta entrando nelle case per cercare riparo. Diverse testimonianze arrivano da varie città del Regno Unito. Tanta è la paura, anche se i morsi di questi ragni non sono letali per l’uomo, come accade invece con le vedove nere.
Janeane Williams, da Kingthorpe, ha detto: “Ero troppo pietrificata per avvicinarmi alla falsa vedova che ho scoperto in casa, a Northampton. Normalmente non mi impressiono davanti ai ragni, ma a questo non voglio neanche avvicinarmi. Ho visto la sua tela crescere per tutta la settimana sulla mia finestra”. Ha aggiunto: “Solitamente i ragni sono utili perché tengono le mosche fuori di casa, ma uno così non l’avevo mai visto”.
Di colore nero, le false vedove hanno le gambe brune-rossastre. I loro morsi non sono mortali per l’uomo, ma il veleno provoca comunque ustioni e gonfiori dolorosi, che possono essere accompagnati anche da febbre. Clive Boase, consulente per la gestione dei parassiti, dice che le condizioni sono ottime adesso per vedere un significativo picco di false vedove. “Dopo un anno ragionevolmente caldo, con pochi momenti di freddo, la specie si è rinforzata. Solitamente, i ragni prolificano da settembre in poi. I maschi raggiungono l’età adulta e si avventurano nella case a caccia di una femmina. Nei prossimi due mesi potremmo averne molti di più di ora”.
Aggiunge: “In realtà è qualche anno che la popolazione di false vedove cresce nel Regno Unito. La gente non si accorge di quanto siano diventate comuni. Solitamente preferiscono aree suburbane e si trovano in particolare nei locali commerciali. Amano luoghi come i bagni, le finestre, i portici, i loft e i garage. Vivono pure sotto gli elettrodomestici da cucina e gli armadi. Sono generalmente creature timide e non usciranno mai allo scoperto, ma potrebbero strisciare nelle tende o nei vestiti”.
I morsi arrivano solitamente quando il ragno viene disturbato o quando viene bloccato tra l’abbigliamento e la pelle. E’ un insetto che ha molta paura dell’uomo e reagisce soltanto, non attacca mai per primo. Nel 2015 un uomo è stato ricoverato per dieci giorni dopo un morso al braccio. Le vesciche crescevano a vista d’occhio, il dolore e il gonfiore sono sfociati in una ustione di terzo grado. Non solo: il braccio era diventato doppio della dimensione normale. “All’ospedale, inizialmente, anche la funzionalità renale scendeva e grandi bolle mi si erano formate su tutto il braccio. Sudavo sempre, provavo stanchezza e il braccio era diventato meno sensibile”.