Per quanto accaduto alla piccola Lavinia Montebove è in corso un processo, che vede sul banco degli imputati la maestra dell’asilo e la donna alla guida dell’auto che travolse la piccola.
Per la prima l’accusa è di abbandono di minori, per la seconda di lesioni gravissime. Da quel drammatico giorno, la bambina è in stato vegetativo e oggi – che ricorre il suo compleanno – i genitori hanno concesso una lunga intervista a Fanpage, raccontando quel dopo, che gli fa tremendamente paura, perché non ci saranno più loro ad accudire Lavinia, che resterà per sempre cristallizzata nella sua condizione di bambina. La loro bambina dipende – in tutto e per tutto – da loro. Massimo Montebove e Lara Liotti hanno fame e sete di giustizia, perché quanto successo a loro non si verifichi più e perché chi ha fermato la vita della loro bambina sia punito secondo la legge.
Sono ormai 5 anni che la piccola Lavinia Montebove è in stato vegetativo. La sua cameretta è piena di peluche e colori, ma a rompere l’allegria di una normalità che tanto sembra lontana ci sono macchinari e un via vai di medici e infermieri che l’assistono per 12 ore al giorno. La sua vita – e quella di chi le sta accanto – è cambiata per sempre la mattina del 7 agosto del 2018, quando la bambina è stata investita da un’auto, mentre si trovava nel giardino dell’asilo che frequentava a Velletri.
A investirla era stata la madre di un altro bambino che frequentava la scuola e che ha sempre raccontato di non essersi mai accorta della presenza della piccola, che probabilmente gattonava quando è stata investita. In un attimo le urla, la corsa della maestra, il ricovero in ospedale e quelle parole dei medici che risuonano nella testa come una sentenza di morte: Lavinia non sopravvivrà. Eppure quel fagottino rosa si è aggrappato alla vita con la forza di una leonessa, dimostrando di essere più forte di qualsiasi previsione.
Da quel giorno Lavinia è in stato vegetativo ed è una condizione purtroppo destinata a rimanere invariata. Oggi – 15 marzo – la piccola Lavinia ha compiuto 6 anni, ma le sue necessità e la sua condizione l’hanno cristallizzata per sempre a 16 mesi, proprio l’età che aveva quando è avvenuto il drammatico incidente.
Per quanto successo alla bambina è in corso un processo, che vede sul banco degli imputati la maestra dell’asilo e la donna alla guida dell’auto che travolse la piccola. Stando a quanto riferisce Fanpage, che ha intervistato i genitori della piccola, quel giorno la bambina era stata lasciata da sola quando fu investita. Sarà ora il tribunale ad accertare il perché, visto che la piccola – come racconta sua madre – gattonava appena.
La donna che l’ha investita si è sempre difesa dicendo di non aver visto la bambina a terra, ma secondo un esperto di infortunistica stradale, la conducente avrebbe potuto evitare la piccola, notandola almeno nella fase iniziale della manovra di svolta a destra. Quel che è certo è che Lavinia non dovesse trovarsi da sola, cosa che invece sembra sia accaduta.
Massimo Montebove e Lara Liotti non smettono di sperare e confidare nella giustizia. Hanno altri due figli che si occuperanno della sorella quando loro non ci saranno più.
“Speriamo che prevalga l’amore e la capacità di vederla come una sorella che merita tutta l’attenzione possibile”
hanno raccontato a Fanpage, mentre è ancora difficile far capire agli altri figli perché a settembre Lavinia non potrà andare in prima elementare e perché quella stanzetta rosa sarà per sempre la sua casa.
“Lavinia è un piccolo miracolo che sboccia ogni giorno. Buon compleanno figlia mia”
ha scritto il suo papà in un post sulla pagina Facebook ‘Giustizia per Lavinia’.
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