Erano sorelle le ragazze investite dal treno, stamani, a Riccione. Avevano 15 e 17 anni. La Polizia della Questura di Rimini e della Polfer, dopo essere riuscite all’identificazione delle due sventurate adolescenti, ha contattato il Padre.
E’ già in viaggio verso l’Ospedale di Riccione, chiuso nel suo dolore, il genitore per l’identificazione di rito nell’obitorio delle due sue bambine. Giulia ed Alessia non ci sono più.
Erano di Bologna le ragazze investite stamattina da un Freccia Rossa in transito alla Stazione di Riccione. Erano le 7 e le due, rivelatesi poi essere sorelle, hanno attraversato i binari per raggiungere un treno fermo per Ancona, violentissimo l’impatto fatale.
Il Freccia Rossa che fischia ripetutamente tentando di interrompere la sua corsa. La gente sulla stazione che urla, attimi di disperazione e panico consumati in qualche centesimo di secondo fino all’impatto inevitabile, violentissimo che ha travolto e ucciso le due minorenni.
L’identificazione delle due giovani è avvenuta anche grazie ad un cellulare di una delle due rinvenuto vicino ai corpi. Corpi, evidentemente, difficili da riconoscere vista la violenza dell’impatto con il mezzo ad alta velocità.
Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire l’accaduto e molte sono le testimonianze che sembrerebbero fare un pò di luce su quanto avvenuto stamane alla stazione di Riccione.
In particolare quella di Pietro il titolare del bar della stazione ha scambiato qualche parola con una delle due. Scalza ferma al distributore di bibite, una ragazza molto bella a detta dell’uomo, parlava in modo sconnesso. Le avevano rubato il cellulare e non aveva più altro raccontava la ragazza al titolare del Bar.
Non era in se, dichiara il testimone, Lo stesso testimone che, poco dopo, l’ha vista raggiungere una altra ragazza che, stranamente, scalza anche lei, portava gli stivali in mano.
Una vestita di nero l’altra vestita di verde viste parlare animatamente muovendosi barcollando per poi attraversare i binari raggiungendo il proprio infausto destino.
Nessuna ipotesi viene scartata dagli inquirenti. La dinamica dei fatti ricostruita attraverso le testimonianze farebbe pensare ad una serata nei locali della movida locale finita male. Un litigio tra le due potrebbe essere anche questo alla base della morte delle due ragazze. Prese dalla loro discussione, forse, non si sono accorte del sopraggiungere del treno.
Altra ipotesi non meno scioccante è quella che vedrebbe una delle due sorelle voler tentare il suicidio. L’altra nel tentativo estremo di fermarla rimane coinvolta con lei nell’impatto fatale con il Freccia Rossa.
Questa ipotesi sarebbe avallata anche dal fatto che una delle due sorelle ad un certo punto accorgendosi dell’arrivo imminente del treno abbia tentato di strattonare la sorella. Un ultimo estremo tentativo di evitare l’impatto.
Un ultimo, forse, attimo di lucidità di una delle due che non è stato sufficiente ad evitare la tragedia.
La gente urla cerca di fermarle, il treno fischia tenta di frenare.
L’impatto violento, la tragedia, la vita strappata di due ragazzine che, chissà, forse erano magari uscite per la prima volta da sole o, forse, chissà, stando anche alle parole di una delle due erano veramente rimaste vittime di qualche sfortunato evento che ha finito per condizionare gli ultimi attimi della loro vita.
Scioccata la comunità di Castenaso dove risiedevano le due sorelle. Affidate alle parole del Sindaco Carlo Gubellini il dolore per la tragedia dell’intera cittadina stretta vicino ai genitori ed agli amici di Giulia ed Alessia volate in cielo troppo presto.
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