Lunedì 29 agosto Rai 1 trasmette in prima serata Io Sono Libero, film per la TV che a venticinque anni dagli eventi ripercorre la storia, e in particolare gli ultimi mesi di vita, dell’imprenditore siciliano Libero Grassi, ucciso dalla mafia il 29 agosto 1991 per essersi rifiutato di pagare il ‘pizzo’ e per aver denunciato i suoi estorsori. Grassi fu uno dei pochi uomini della sua epoca capace di non scendere a compromessi con Cosa Nostra, non tirandosi mai indietro di fronte a minacce e omertosi silenzi, sino alla tragica (e purtroppo ‘annunciata’) fine.
Libero Grassi balzò per la prima volta agli onori della cronaca nazionale quando il 10 gennaio, sempre del ’91, il Giornale di Sicilia pubblicò una sua lettera aperta intitolata ‘Caro estorsore’ nella quale l’imprenditore dichiarava pubblicamente di non voler sottostare al ricatto della mafia, convinto che la lotta al crimine organizzato dovesse coincidere con la sua professione. Nei mesi successivi la battaglia di Grassi conquistò vasta eco a livello mediatico, soprattutto dopo una celebre intervista a Michele Santoro nel programma Samarcanda, andata in onda l’11 aprile, in cui ribadì che pagare il pizzo sarebbe stata una rinunzia alla sua dignità di imprenditore e inoltre avrebbe significato condividere le sue scelte con i mafiosi, firmando di fatto la sua condanna a morte.
Il film per la TV Io Sono Libero, realizzato con lo stile della docufiction, è stata girata dai registi Francesco Miccichè e Giovanni Filippetto e, come già scritto, ripercorrerà gli ultimi otto mesi di vita di Libero Grassi, da gennaio ad agosto del 1991.
Protagonista principale del film è l’attore palermitano Alessio Vassallo, conosciuto soprattutto per il ruolo di Mimì Augello nella fiction Il Giovane Montalbano (ma visto anche in numerose altre produzioni cinematografiche e televisive) che interpreta un giornalista, Marco, personaggio di fantasia chiamato a ricostruire la vicenda di Libero Grassi. L’attrice Stella Egitto è invece Marzia, collega di Marco che aiuta il giovane nel suo lavoro, mentre il ruolo di Grassi è affidato ad Adriano Chiaramida (caratterista di personaggi siciliani, era lo zio Carlo nella serie tv Romanzo Criminale) e quello di sua moglie Pina ad Alessandra Costanzo.
‘Mio padre era troppo avanti nel tempo in molte cose’, ha dichiarato Alice Grassi, figlia dell’imprenditore, alla vigilia della messa in onda della fiction sul padre, ‘Quando ha fatto la sua denuncia pubblica e televisiva era sicuro di avere consenso e invece è stato lasciato solo. Non aveva certo manie di protagonismo come disse l’associazione industriali di Palermo. Quello che è cambiato è il fatto che se ne parla, che finalmente Rai e Mediaset trasmettono documenti e informazioni’.
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