Sabato 22 aprile 2017 Sky Arte HD e Sky TG24 Active trasmetteranno Io sto con la sposa, il docufilm girato dal regista Gabriele Del Grande, balzato agli onori delle cronache perché fermato al confine tra Turchia e Siria e da allora detenuto in Turchia nonostante la mobilitazione internazionale, politica e mediatica. Presentato in anteprima fuori concorso nella sezione “Orizzonti” all’edizione 2014 della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, il docufilm (girato anche da Antonio Augugliaro e Khaled Soliman Al Nassiry) aveva ottenuto un buon riscontro di critica, e ora Io sto con la sposa finisce anche in tv, su Sky.
Dallo scorso 10 aprile Gabriele Del Grande si trova in un carcere turco, dopo essere stato fermato dalla polizia ad Hatay, provincia sud-orientale al confine con la Siria. Trattenuto nel centro di detenzione amministrativa di Mugla, sulla costa egea della Turchia, Del Grande è al centro di una grande mobilitazione, che finisce anche in tv: Io sto con la sposa andrà in onda sabato 22 aprile dalle 19.30 su Sky Arte HD e Sky TG 24 Active.
Leggi: Gabriele Del Grande in Turchia: raggiunto da delegazione consolare italiana
La storia raccontata in Io sto con la sposa è quella di un poeta palestinese siriano e di un giornalista italiano che incontrano in Italia cinque palestinesi e siriani sbarcati a Lampedusa in fuga dalla guerra. I profughi vogliono andare in Svezia, e i due decidono di aiutarli mettendo in scena un finto matrimonio: sarà un’amica palestinese a travestirsi da sposa, mentre amici italiani e siriani saranno gli invitati.
In Io sto con la sposa, Gabriele Del Grande insieme con Antonio Augugliaro e Khaled Soliman Al Nassiry attraverseranno dunque l’Europa, da Milano a Stoccolma tra il 14 e il 18 novembre 2013. Tremila km in quattro giorni per raccontare le storie di palestinesi e siriani in fuga ma anche come la solidarietà europea riuscirà a farsi beffa di legge e controlli.
Dopo aver concluso le riprese di Io sto con la sposa, Del Grande, Augugliaro e Al Nassiry hanno dato vita a una campagna di crowdfunding per finanziare e completare la post-produzione del docufilm, riuscendo a presentarlo a Venezia prima di distribuirlo al cinema. Il film aveva avuto un buon riscontro, ora è tornato tristemente d’attualità: come noto, infatti, il trentacinquenne regista è stato arrestato mentre era in Turchia a intervistare i profughi siriani per il suo ultimo libro, Un partigiano mi disse, con cui avrebbe voluto raccontare la guerra in Siria e la nascita dell’ISIS.