Iperfagia: scopriamo quali sono le cause, i sintomi e i rimedi. Può capitare a volte di essere colti da un momento di fame esagerata, ma questo rientra nella normalità. Magari abbiamo semplicemente mangiato poco a pranzo e poi non riusciamo ad arrivare a cena. Abbiamo la sensazione di voler divorare qualcosa. Ma si tratta di qualcosa di diverso dall’iperfagia, che è una condizione patologica e si può considerare un vero e proprio disturbo del comportamento alimentare.
Le cause
Le cause dell’iperfagia consistono soprattutto in disagi psicologici, molti dei quali non vengono espressi. Come conseguenza, si ha un comportamento ossessivo, che spinge a mangiare di più, molto rispetto a quanto si faccia normalmente, mossi da una fame compulsiva ed incontrollata. Fattori di rischio possono essere delle forme di non accettazione di sé o un modo errato di relazionarsi con gli altri. Non è detto che il soggetto stesso possa percepire questi motivi alla base del problema, visto che essi possono essere anche inconsci. A volte il disturbo è da ricondurre a delle cause prettamente psicologiche, avvertibili. Rientra fra di esse l’ansia incontrollata.
Ci sono poi disturbi fisici come l’ipertiroidismo, l’ipoglicemia, la sindrome premestruale: tutto questo può causare l’iperfagia. Anche l’assunzione di farmaci, come gli antidepressivi triciclici o i corticosteroidi, può causare una fame incontrollabile. Il problema può essere determinato dall’assunzione di sostanze, come la cannabis, oppure può essere rapportato alla chetoacidosi diabetica. Quest’ultima è una complicanza del diabete: le cellule utilizzano gli acidi grassi per ottenere energia, non disponendo più degli zuccheri.
I sintomi
I sintomi dell’iperfagia sono piuttosto evidenti, perché il non controllo alimentare è ampiamente visibile da tutti. Il soggetto che soffre di questa patologia è solito fare delle abbuffate, spesso anche durante i pasti, ma non solo, a volte anche la notte. Ci possono essere spuntini continui nel corso della giornata. Un po’ come succede nella bulimia, però vi è una differenza rispetto a questo disturbo, perché nell’iperfagia non si verifica il vomito autoindotto. Tutto questo comporta che, col passare del tempo, si arrivi ad una condizione di obesità. Caratteristico è il senso di vergogna che si prova per il non riuscire a controllarsi dal punto di vista alimentare.
I rimedi
Se il disturbo è lieve, alcuni rimedi per l’iperfagia possono essere efficaci. Per esempio si può provare a mangiare lentamente, in modo che si avverta subito un senso di sazietà. Sarebbe essenziale anche mangiare cibi solidi piuttosto che liquidi. Inoltre si può limitare il problema, mangiando tanta frutta e verdura, anche fra un pasto e l’altro, perché questi cibi non contengono molte calorie. Un’alternativa sarebbe quella di rivolgersi ai migliori alimenti detox, in modo da favorire la depurazione dell’organismo. Questi sono dei cibi sani da inserire nella dieta, anche se naturalmente non si dovrebbe nemmeno esagerare. Nei casi più gravi, è necessario rivolgersi ad una cura specifica: la psicoterapia.
Può essere utile soprattutto quella di natura cognitivo-comportamentale, in cui a poco a poco il soggetto viene guidato a prendere consapevolezza dei propri problemi, anche di quelli che stanno alla base del proprio disagio psicologico, come la depressione. In questo modo l’individuo può ritrovare la fiducia in se stesso, trovando sollievo dai comportamenti ossessivi che interessano la sfera del mangiare.