L’iPhone 14 Pro Max ha detenuto il titolo di “telefono più veloce del mondo” per alcuni mesi, per poi essere battuto da due Android.
Nel terzo trimestre del 2022, l’iPhone 14 Pro Max era in cima alla classifica degli smartphone più veloci da scaricare. Nel trimestre successivo, però, è retrocesso in terza posizione, dietro al Galaxy Z Fold 4, seguito dal Pixel 7 Pro.
Lo scorso settembre, quando è stato rilasciato l’iPhone 14 Pro Max, il telefono è stato annunciato da Apple come “il più veloce sul mercato“. Numerosi studi di terze parti hanno assicurato che le sue velocità di download sono superiori a quelle del Galaxy S22 e altri dispositivi di fascia alta con sistema operativo di Android.
Secondo un rapporto di Ookla, i dati dell’ultimo trimestre del 2022 sono a favore della Samsung. L’iPhone 14 Pro Max ha una velocità di download di 137 Mb/s e 15,39 Mb/s per l’invio di dati (upload).
Samsung fa meglio con il suo Fold 4 per quanto riguarda il download (147 Mb/s). Se la Apple supera i coreani nel campo degli upload, non conquista il primo posto, battuta da Google e dal suo Pixel 7 Pro.
Il telefono offre 15,53 Mb/s, leggermente più di Apple. Anche il livello di ping è migliore. Il Pixel 7 Pro scende a 50 rispetto ai 54 dell’iPhone 14 Pro Max.
Ookla giustifica queste cifre, spiegando che molti utenti hanno ricevuto il loro iPhone 14 Pro Max nelle zone rurali durante quest’ultimo trimestre. In queste zone – dove la connessione non è sempre eccellente – sono riusciti a distorcere un po’ i dati di Apple.
Ad ogni modo, i telefoni di Apple, Samsung e Google sono tutti molto potenti e se sulla carta sembra emergere un divario, sarà molto difficile da misurare lo stesso durante l’uso che se ne fa tutti i giorni. Con cifre che vanno da 125 Mb/s a 150 Mb/s, i tre telefoni offrono una velocità di download e invio dati più che sufficiente.
Nel rapporto precedente, l’iPhone 14 Pro Max aveva una velocità media di download di 147 Mbps, che è la stessa dell’attuale Galaxy Z Fold 4. Pertanto, come vi dicevamo, ciò dimostra – ancora una volta – che le differenze sono minime e che i dati qui studiati sono variabili. La velocità di download non è mai esattamente la stessa.
Le divergenze, dunque, sono minime: pertanto, non bisogna focalizzarsi troppo su dettagli che, nei fatti, sono impercettibili.
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