Che gran problema per iPhone 6 e iPhone 6 Plus: i primi acquirenti segnalano una grana che probabilmente non era stata proprio presa in considerazione. I nuovi terminali sembra infatti che si pieghino e si deformino un po’ troppo facilmente. Basta applicare una certa forza alle due estremità del nuovo smartphone oppure del nuovo phablet per rompere l’armonia dello chassis che rimane poi leggermente curvo con tutte le conseguenze che ciò comporta. Quali? Che a lungo andare si possa letteralmente spezzare se non, come minimo, danneggiare i componenti interni con lo schermo LCD in prima posizione. Si è subito dato un nome a questo fenomeno, Bendgate.
Cosa significa? Significa semplicemente lo scandalo del piegamento e prende ispirazione da quell’antennagate che qualche anno fa – quando ancora c’era buon’anima di Steve Jobs – colpì i nuovi melafonini che perdevano tacche di ricezione del segnale (se non direttamente tutto il segnale) se si impugnavano in modo troppo stretto. Anche in questo caso è un fallimento a livello di progettazione della struttura: se con l’antenna il colpevole era il materiale voluto (anzi, decretato) che schermava troppo, nel 2014 siamo davanti a un metallo troppo flessibile che non regge alle pressioni. Ecco il video dimostrativo.
Come si può vedere è necessaria una certa forza impressa allo smartphone, ma in realtà ciò non avviene solamente se si usano le mani in quel modo, ma anche se lo si mantiene in tasca e si ha la malaugurata sorte di vedre la combinazione di gamba e pantalone stendere troppo il cellulare per poi comprimerlo ai lati. È solo uno dei problemi riscontrati con il nuovo modello di iPhone – sia versione standard iPhone 6 sia versione extralarge iPhone 6 Plus – perché si segnalano anche crash improvvisi del sistema che hanno portato Apple a sfornare in fretta e furia un aggiornamento di sistema per andare a tappare una falla.
Non si potrà fare altrettanto con la problematica strutturale dato che non c’è aggiornamento che tenga. Una possibile soluzione è quella di utilizzare i case che possono alleggerire le pressioni e fungere da barriera con eventuali maltrattamenti, ma in generale se sarà riscontrato che il bendgate investe tutti i dispositivi e non soltanto una sua porzione, potrebbe essere un gran bel problema per Apple. C’è chi ha obiettato che questo problema può essere riscontrato con qualsiasi telefono, be’ lo stesso tester dimostra che con – ad esempio – un Galaxy Note 3 di Samsung ciò non avviene.
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