Un bambino di sette anni ha pienamente cognizione del funzionamento di un dispositivo tecnologico come un iPhone sia nella sua parte hardware sia software. L’ennesima dimostrazione di quanto i nativi digitali possano fare benissimo a meno degli adulti ci arriva dalla Gran Bretagna. Un utente ha infatti scoperto un buco nel proprio resoconto della carta di credito pari a ben 5300 euro dovuto a una serie di acquisti attraverso iTunes App Store. Indagando, ha scoperto che il figlioletto si era ben divertito con un gioco che consentiva di ampliare le funzionalità grazie ad acquisti in-app. In 5 giorni ha portato a termine 65 transazioni per un totale davvero esorbitante.
Si parla di 65 transazioni effettuate per una spesa totale di 3911 sterline paragonabili a circa 5300 euro. L’ammontare delle attività del bambinetto inglese protagonista della storia riportata dai tabloid locali è questo. La cronaca: il settenne stava giocando al titolo dedicato alla saga Jurassic Park con il dispositivo Apple del padre, un 32enne di nome Mohamed Shugaa, da meno di una settimana. Il genitore si è casualmente collegato al proprio conto bancario online scoprendo un buco di appunto più di 5000 euro. I soldi erano stati spesi dal bimbo per acquisti in-app.
Di cosa stiamo parlando? Buona parte delle applicazioni e giochi di primo piano dei mercati di contenuti per smartphone e tablet (non solo Apple, anche Android e Windows Phone/10) sono gratis ma consentono di poter scaricare extra a pagamento. Per effettuare la transazione non basta far altro che utilizzare la carta di credito che si era associata all’utenza. E così il piccolo aveva fatto. Il padre deve aver avuto un mezzo infarto quando si è accorto del misfatto. L’evento è occorso nella cittadina di Crawley. Ora il giovane genitore è sul piede di guerra.
Ha infatti dichiarato: “Perché non sono stato avvisato di questo? È come se ci fosse stato un problema tecnico nel sistema perché non credo ci sia al mondo una persona che possa spendere così tanti soldi in un solo giorno. Mio figlio stava semplicemente giocando e non sapeva che stava spendendo soldi perché ha sette anni e non conosce il valore del denaro“. Vero, così come è vero che servirebbe più controllo quando si mette in mano a un bambino un device.
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