Il Dpcm Natale, così denominato perché regolamenterà soprattutto il periodo delle festività, verrà emanato il prossimo 4 dicembre e resterà in vigore fino al 6 gennaio, salvo modifiche in itinere.
C’è grande attesa per conoscere come gli italiani dovranno vivere le feste all’insegna della sobrietà. I ministri Speranza e Boccia sono infatti compatti nell’invitare la popolazione a continuare a rispettare le regole anche in un momento così particolare: non bisogna abbassare la guardia. Le norme saranno così severe, che perfino l’orario della messa di mezzanotte del 24 dicembre dovrà essere anticipato.
La previsione è che tra il 19 e il 20 dicembre verranno bloccati tutti gli spostamenti tra Regioni, anche se in fascia gialla. Saranno concesse deroghe solo per il ricongiungimento familiare di studenti fuorisede, di figli con genitori anziani malati o soli, e di partner conviventi, ma tutto è ancora in fase di valutazione. A chi arriva dall’estero, si sta pensando di applicare una quarantena preventiva: un’ipotesi potrebbe essere renderla obbligatoria solo per chi arriva da nazioni dove la stagione sciistica prosegue, ma l’UE sta cercando di varare regole comunitarie per regolamentare la situazione.
Per quanto riguarda le seconde case, anche in questo caso saranno parecchie le limitazioni: ci si potrà recare solo se collocate in fascia gialla e se vi si ha la residenza, e ci si potrà andare prima del blocco del 20 dicembre. In zona arancio e rossa continuerà a essere vietata l’uscita dal comune. Per quanto riguarda la villeggiatura in albergo, potrà essere effettuata solo entro la Regione in cui ci si trova. Anche in questo caso sono al vaglio deroghe.
Boccia, intervistato questa mattina da RaiNews in merito alla “durezza” delle regole, ha spiegato che l’intento è evitare una terza ondata a tutti i costi: “Per evitare la terza ondata dobbiamo continuare nel mese di dicembre con il rigore e il distanziamento sociale che devono prevalere su qualsiasi esigenza“.
Il coprifuoco alle 22 pare proprio che sarà confermato, bloccando di fatto tutti i festeggiamenti tradizionali di capodanno, che dovranno essere fatti in casa e con un numero limitato di persone. Infatti, si pensa di raccomandare massimo 6 invitati per cene e feste casalinghe, bloccando pranzi e cenoni.
Tutte norme che scombussoleranno le tradizioni italiane del periodo, ma è lo stesso Speranza a essere diretto nel dire “Non sarà un Natale come tutti gli altri, dobbiamo dire parole di verità“.
Il Comitato Tecnico Scientifico ha ammonito in merito ai numeri dei contagi e dei decessi, ancora troppo alti. Il Dpcm Natale, infatti, dovrà assolutamente evitare che si ripeta la situazione di quest’estate, quando solo nella settimana di ferragosto si sono spostate 8 milioni di persone, con conseguente devastante seconda ondata.
Per questo motivo, i ristoranti continueranno a chiudere alle 18 ed essere aperti solo per l’asporto. I centri commerciali invece riapriranno anche nei week end per incentivare gli acquisti natalizi dopo un periodo di chiusura. Questo fine settimana, nelle grandi città in cui i negozi sono tornati in attività, sono state avvistate parecchie persone intente a fare shopping con conseguente allarme assembramento. Situazione commentata così da Boccia: “è inevitabile che quando si riaprono attività commerciali ci sia la voglia di tornare in giro, è naturale la reazione ma quello che non può essere naturale è non rispettare le regole“.
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