La notizia sta circolando in tutto il mondo, l’attrice Hengameh Ghaziani è stata arrestata dopo essersi mostrata in un video Instagram senza velo.
In Iran continuano le proteste, e sul panorama mondiale sono molte le persone che si sono schierate in questi giorni a favore dei manifestanti. L’ultima ad averlo fatto è stata l’attrice Hengameh Ghaziani che è stata arrestata dopo aver pubblicato un video Instagram in cui si mostrava senza velo.
L’attrice Hengameh Ghaziani ha scelto di schierarsi dalla parte dei manifestanti e per farlo ha scelto di utilizzare uno dei social più popolari al mondo Instagram. L’attrice si è mostrata in un video social senza velo, esprimendo la sua solidarietà alle proteste che si stanno svolgendo in questi giorni in Iran.
Nella didascalia del video: “Questo potrebbe essere il mio ultimo post. Voglio che sappiate che non mi interessa quello che mi succederà, starò al fianco del popolo iraniano fino alla fine dei miei giorni”. A seguito del video è stata convocata in procura e poi arrestata.
In Iran per legge le donne sono obbligate ad indossare l’hijab, durante i governi scorsi però c’era stato un allentamento nei confronti di questa legge con una certa flessibilità. Con il nuovo governo, che vede a capo il presidente ultra-conservatore Ebrahim Raisi, la legge è stata invece riportata al suo status iniziale e sono state rese più stringenti le sue applicazioni.
Lo scorso 16 settembre si è dato il via ad una vera e propria rivoluzione sul territorio iraniano a seguito dell’uccisione di Mahsa Amini, una ragazza di 22 anni arrestata per non aver indossato correttamente l’hijab. La ragazza è morta mentre era in custodia della polizia e non appena appresa la notizia della sua morte è scattata una rivoluzione che si è estesa in tutta la nazione.
Le prime manifestazioni che si sono verificate erano portate avanti principalmente da donne che manifestavano contro queste pesanti discriminazioni di cui sono oggetto sul territorio iraniano. Donne che erano, nella maggior parte dei casi, studentesse e minorenni.
In migliaia si sono tolte l’hijab durante le manifestazioni. Le proteste però non si sono fermate qui, all’interno delle scuole sono state abbattute le barriere che separano i ragazzi dalle ragazze. Dalla principale richiesta di poter eliminare l’obbligo di portare l’hijab si è poi passati alla richiesta di un cambio del governo.
Ad amplificare la protesta è stata poi anche l’attuale situazione economica che è sempre più difficile all’interno del paese. Secondo gli esperti queste proteste superano di gran lunga quelle che si erano viste sia nel lontano 2009 che tra il 2019 e il 2020.
In questo caso nessuna aerea dell’Iran è rimasta immune alle proteste e anche le città sante di Qom e Mashhad sono state coinvolte.
Un aiuto morale è arrivato anche al di fuori del paese, dove in numerosi stati come Europa, Canada, Stati Uniti e India, si sono susseguite proteste condotte da emigrati o simpatizzanti in solidarietà con quello che sta avvenendo in questi giorni.
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