Iran, ritrovato il corpo della 17enne Nika Shakarami scomparsa il 20 settembre dopo aver partecipato alle proteste in memoria di Masha Amini. La ragazza è stata torturata, uccisa e seppellita lontano dalla famiglia.
Una nuova perdita ha colpito le rivolte che stanno infuocando nelle ultime settimane l’Iran. La 17enne dopo l’uccisione di Masha Amini ha deciso, come tantissime altre donne, di scendere in piazza per lottare per la propria libertà. Il 20 settembre dopo essere uscita a protestare non ha più fatto ritorno a casa e, dopo oltre dieci giorni di ricerche, la famiglia ha ritrovato il corpo della giovane Nika Shakarami straziato da evidenti segni di tortura.
In Iran le proteste non si placano ma, anzi, stanno prendendo sempre più piede in tutta la nazione. Il popolo è stanco di soprusi e maltrattamenti dovuti principalmente alle leggi morali imposte dal governo islamico.
La morte di Masha Amini, 22enne deceduta dopo l’arresto causato dal non aver indossato bene il velo, ha scatenato la reazione del popolo iraniano. Se inizialmente le proteste erano portate avanti principalmente da donne, ora la situazione è completamente cambiata. In Iran scendono in piazza anche gli uomini per il diritto delle proprio sorelle, mamme o figlie.
Il regime islamico impone regole rigide e ancora più rigida è la polizia religiosa che ha il compito di farle rispettare. Regole di comportamento e sull’utilizzo del velo che hanno punizioni severe come pene. Le forze dell’ordine spesso utilizzano violenza non necessaria e metodi non democratici per impartire lezioni e punizioni.
Durante le proteste la polizia ha sparato alla folla, la repressione è dura e lo stato appoggia e incita il comportamento aggressivo delle forze dell’ordine.
Pochi giorni dopo la morte di Masha Amini, avvenuta il 16 settembre, anche una 20enne iraniana simbolo delle proteste è stata ammazzata dalle forze di sicurezza dell’Iran. Si tratta di Hadis Najafi, una donna che era diventata il simbolo della lotta al velo e per i media era ‘la ragazza della coda bionda’. Il video che la mostra il momento in cui raccoglie in uno chignon la lunga coda bionda e si lancia contro la polizia ha dato coraggio a molti manifestanti.
Ma non è finita qui perché dopo questi episodi è stata boicottata la linea internet per evitare il diffondersi di video e testimonianze. E anche per evitare che il popolo vedesse la reazione del mondo alle proteste.
Questa volta a morire è stata una 17enne che il 20 settembre è uscita di casa per manifestare e non ha più fatto ritorno. Si tratta di Nika Shakarami.
Nika Shakarami era una 17enne che aveva deciso di prendere parte alle proteste in Iran cominciate a causa della morte di Masha Amini. La sua famiglia ha svelato che è uscita di casa il 20 settembre e non l’hanno più vista.
La zia Atash ha rivelato alla BBC Persian che la nipote aveva scritto dei messaggi ad alcuni amici dicendo loro di essere inseguita dalle forze di sicurezza a Teheran. I familiari hanno cercato la giovane in ogni penitenziario pensando fosse detenuta dalle autorità ma senza successo.
Purtroppo il corpo è stato ritrovato all’interno di un centro detentivo della capitale e i familiari si sono recati immediatamente sul posto per fare il riconoscimento. La zia ha confessato che hanno permesso loro di vedere soltanto il viso e per pochi secondi. Tanto è bastato per vedere il cranio fracassato ed evidenti segni di violenza.
I genitori hanno riportato il corpo di Nika Shakarami nel loro villaggio ovvero a Khorramabad. La polizia ha intimato ai familiari di non effettuare il funerale ma, nonostante le rassicurazioni della famiglia, il corpo è stato riacquisito dalle autorità e sepolto in un villaggio distante dal loro.
Atash, la zia di Nika, ha rivelato che sul corpo della nipote erano presenti ferite causate da torture e evidenti segni di abusi.
La polizia ha arrestato poi la donna e le ha ordinato di non partecipare alle manifestazioni e di avvisare i genitori di Nika Shakarami di fare lo stesso.
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