Si è sviluppato un incendio nella serata del 15 ottobre al carcere di Evin a Teheran, in Iran. Sono stati uditi colpi di arma da fuoco nel penitenziario che ospita i prigionieri politici tra cui dovrebbe esserci anche Alessia Piperno.
La travel blogger è stata arrestata dalla polizia di Teheran come una dissidente e creatrice di disordine contro il governo. Il momento, in Iran, è molto delicato dopo la morte di Mahsa Amini, la giovane ragazza morta dopo essere stata arrestata dalla polizia religiosa, per aver indossato male il velo. La morte della 22enne ha scatenato la rabbia del popolo che si sente stretto in una morsa e ora l’attenzione mediatica ma anche quella delle massime autorità è tutta sulla repressione.
La notizia è stata data dai media locali e tramite i social network dopo che i cittadini hanno avvisato del fumo che fuoriusciva dal carcere di Evin a Teheran. Dopodiché le fonti sul posto hanno rivelato che si udivano chiaramente spari e altri colpi non chiaramente definiti.
Il braccio colpito dall’incendio è il numero sette dove sono rinchiusi i prigionieri politici in attesa di processo. Tra questi anche i manifestanti catturati e arrestati durante le proteste. Ma si trovano anche prigionieri che hanno subito indagini e sono stati condannati perché inneggiavano alla pace sui social.
Non si sa cosa abbia innescato la rivolta, alcuni media hanno detto che il fuoco è partito dal magazzino e da mucchi di vestiti, ma non sono chiare le dinamiche. Nonostante le forze dell’ordine e le autorità del carcere di Evin a Teheran abbiano detto che i disordini erano rientrati. In questo momento la repressione in Iran è alle stelle e le forze dell’ordine, sotto ordine del capo di stato, stanno utilizzando una linea molto dura.
Le proteste in tutto l’Iran hanno, da un lato, attirato l’attenzione mondiale che potrebbe aiutare la nazione a intraprendere un cammino nuovo, ma anche una dura reazione. Sono morti moltissimi civili e soprattutto giovani donne e le proteste si sono allargate anche al resto del mondo.
La travel blogger italiana Alessia Piperno è stata arrestata dalle autorità iraniane dopo che sono esplose le prime proteste a Teheran. La donna ha deciso di toccare con mano realtà difficili e, a detta dei genitori che la sentivano spesso, non ha partecipato alle proteste per Mahsa.
Si è lasciata andare sui social riguardo al fatto che forse date le proteste iniziate avrebbe dovuto abbandonare l’Iran ma non riusciva perché si sentiva parte del tutto. Dopo la conferma del suo arresto non si hanno più notizie sulle sue condizioni.
Il presidente del consiglio nazionale della resistenza iraniana Maryam Rajavi ha affermato: “In questo momento il regime del Mullah sta massacrando i prigionieri politici del carcere di Evinz”.
Precisando inoltre: “Chiedo all’Onu e il Consiglio e il Commissario superiore dei diritti dell’uomo e dell’Unione Europea di intervenire per evitare il massacro dei detenuti del carcere Evin”.
Le fonti ufficiali parlano di otto feriti negli scontri ma non è trapelato molto sull’accaduto ancora.
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