E’ morta Hadith Nijafi, uno dei simboli della protesta in Iran. La giovane era diventata virale in un video in cui si legava i capelli.
Proteste Iran – Nanopress.itAveva preso piede sul web il video di Hadith Nijafi, nel quale la donna si legava i capelli prima di prendere parte a una manifestazione in strada. Secondo quanto riportato da Alinejad, sarebbe morta per dei proiettili esplosi durante le proteste da parte delle forze di sicurezza.
Nel suo post Masih Alinejad ha condiviso il video dei funerali di Hadith Nijafi. La donna è morta durante uno scontro tra manifestanti e polizia, colpita da un proiettili esploso dalle forze armate che da giorni stanno provando a sopprime le manifestazioni.
Era stata già data conferma dai media locali di una forte repressione da parte delle autorità in merito alle migliaia di persone che si sono riversate per strada, dopo la morte di Mahsa Amini.
Stavolta è stata una delle più famose attiviste a morire sotto i colpi dei poliziotti. Naijafi era diventata famosa anche sul web per aver postato un video in cui di spalle, si prepara a manifestare legnandosi la chioma in una coda.
Un video che aveva dato forza a tante donna, già attive nelle varie catene sui social tra video di veli incendiati e di tagli di capelli, preso da tanti come simbolo.
Le proteste per la morte di Mahsa Amini, 22enne morta dopo tre giorni di coma, dopo essere stata arrestata dalla polizia “religiosa”, picchiata per il modo in cui portava il suo velo, hanno preso piede ormai non forza in tutto l’Iran.
Da Teheran fino alle città più piccole, migliaia di persone hanno alzato la voce contro l’integralismo islamico, ma le forze dell’ordine fin da subito avrebbero usato secondo i presenti le maniere forti. Sin dai primi giorni di proteste infatti, vi erano state immediatamente delle vittime, considerando che la polizia non ha sparato proiettili di gomma.
In queste ore anche una vittima “illustre”, ossia Hadith Najafi. Oltre ad essere diventata il simbolo della resistenza, era una semplice 20enne che amava ballare e che gli amici definivano “amante della libertà”.
Secondo la ricostruzione degli eventi che hanno portato alla sua morte, da parte degli altri attivisti presenti alle manifestazioni, pare che la polizia anche in quel caso abbia deciso di sedare le proteste con il pugno di ferro. Gli agenti avrebbero dunque sparato contro la folla. La sorella della vittima ha raccontato che Hadith sarebbe stata colpita alla testa, al torace e anche al collo e all’addome.
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