Donne e bambini, l’Isis non fa distinzione tra chi tenta la fuga da Falluja sua roccaforte in Iraq e uccide i civili che scappano. Così denuncia una Ong umanitaria mentre fonti della sicurezza riferiscono di aver rinvenuto una fossa comune con oltre 400 cadaveri nella città di Falluja, in una zona riconquistata nel fine settimana ai militanti del gruppo Stato islamico.
Secondo una ong umanitaria, il Consiglio norvegese dei rifugiati (Nrc), citata da Bbc, l’Isis spara contro i civili che tentano la fuga da Falluja attraverso l’Eufrate. L’Nrc (Norwegian Refugee Council), che gestisce campi per rifugiati nei pressi di Falluja e che ha raccolto testimonianze di chi è riuscito a lasciare la città assediata, stima che nel centro della città vi sono ancora circa 50.000 civili, che di fatto sono ostaggi dei jihadisti. Tentano la fuga attraversando il fiume nascosti in armadi, botti e frigoriferi, ma l’Isis li intercetta e ne fa strage.
“I nostri peggiori timori sono stati tragicamente confermati e i civili vengono colpiti mentre cercano di fuggire per mettersi in salvo”, racconta, citato da Bbc, Nasr Muflahi, direttore di Nrc in Iraq.