È stato inseguito per ore, prima di esser freddato dalla Polizia. Lui, che aveva tentato un’irruzione nella sede dell’FBI senza alcuna autorizzazione né scopo. A nulla sono valsi i tentativi di conciliare e capire il perché di questo gesto.
Il tentativo di irruzione nella sede dell’FBI e poi la fuga, una volta che si è visto braccato dalla Polizia.
Lo dicevamo: a nulla sono valsi i tentativi di conciliare e trattare in pace per capire il perché del suo gesto. Il tutto è successo a Cincinnati, in Ohio, dove un uomo ha tentato di entrare nella sede dell’FBI, prima di esser inseguito dalla locale polizia.
Ricky Shiffer, questo il nome dell’uomo, è stato poi inseguito per ore, circondato anche nella speranza che si consegnasse, prima di esser freddato. Un tentativo di irruzione che non ha ancora una spiegazione certa, ma soltanto delle possibili ipotesi.
Una di queste è quella che l’uomo abbia voluto tentare l’ingresso senza autorizzazione nella sede dell’FBI in risposta al biltz che gli agenti di polizia federale hanno fatto in casa dell’ex presidente americano Trump, controllo che non è passato inosservato nell’intero Paese e che ha suscitato tantissime critiche, in ogni ramo del Parlamento.
L’uomo che ha tentato l’irruzione all’FBI sarebbe un appartenente ai gruppi estremisti e sostenitore proprio di Trump e che faceva parte anche di quel gruppo di persone che aveva partecipato all’assalto alla sede del Congresso americano. Era un soggetto conosciuto già alle forze dell’ordine, poiché era stato individuato, la sera prima dell’assalto al Congresso, in un video sui social ad un comizio in favore di Trump.
L’uomo, armato di fucile e pistola, intorno alle ore 9 del mattino, si è introdotto nella sede dell’FBI a Cincinnati ma, attraverso le telecamere di sicurezza della sede, è stato subito intercettato. Da lì, gli agenti di guardia hanno subito iniziato a sparare colpi in aria, nella speranza che l’uomo si arrendesse.
Ma non p stato così: si è dato alla fuga, una fuga che è durata ore, dove ha cercato di rifugiarsi anche in zone nascoste fuori la città. Ma l’allarme, ormai, era stato lanciato ed un notevole ed ampio schieramento di forze dell’ordine era già stato messo in campo per la sua cattura e, anche, per trattare con lui in pace la sua consegna alla polizia.
A nulla sono servite queste trattative, fino a quando la polizia stessa non l’ha ucciso. Accanto a possibili motivi di carattere politico (ai quali abbiamo accennato prima), al momento le indagini sono ancora in corso per capire il motivo esatto dell’irruzione di Shiffer nella sede dell’FBI.
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