Il leader dell’organizzazione terroristica Isil, Abu al Hassan al-Qurayshi è stato arrestato poche ore fa in un raid, dalla polizia turca a Istanbul.
Almeno questo è quanto riportano il sito di notizie turco OdaTV e Bloomberg news, sulla base di informazioni fornite da addetti ai lavori. Ma le notizie dell’arresto si stanno diffondendo sempre di più, e ogni volta aumentano i dettagli che hanno portato ad effettuare questa fondamentale operazione.
Durante un’importante operazione segreta della polizia turca la scorsa settimana, era stata scoperta la casa del leader dei terroristi, e, dopo una attesa di alcun giorni, il leade dell’IS è stato fermato, portato in un posto sicuro e interrogato da un team di esperti dell’IS e dei servizi segreti, secondo quanto dichiarato l’emittente televisiva OdaTV.
Durante il raid non c’è stato nessuno scontro a fuoco. Da tempo la polizia turca controllava la sua casa. L’arresto sarebbe un colpo importante nella lotta contro l’IS. Il predecessore di Abu al Hassan al-Quaryshi, era stato ucciso in un’operazione militare statunitense il 3 febbraio di quest’anno in Siria.
Invece quello che è stato il primo leader dell’IS, Abu Bakr al-Baghdadi, è morto in precedenza durante un’operazione militare statunitense nell’ottobre 2019, suicidandosi per non cadere nelle mani del ‘nemico’.
Questa quindi sarebbe la prima volta che un leader dell’IS viene arrestato vivo. Il presidente turco Erdogan è stato informato subito dell’arresto, e si è congratulato con chi ha preso parte a questa operazione.
Nei prossimi giorni Erdogan dovrebbe dire di più sull’arresto e sulla lotta al terrorismo, anche perché negli ultimi anni i sono stati diversi attacchi terroristici dell’IS in Turchia. Il più grande attacco è stato il 10 ottobre 2015, durante una manifestazione curda ad Ankara, in cui sono state uccise più di 100 persone.
Le forze turche si sono scontrate con i militanti dell’ISIL in patria e nella vicina Siria negli ultimi anni, cacciando i combattenti jihadisti da diverse città vicino al confine con la Turchia. La notizia della detenzione di Abu al Hassan al-Qurayshi è arrivata anche quando Ankara sta studiando gli ultimi dettagli per un piano per una nuova operazione nel territorio siriano
L’idea è quella di affrontare le forze delle unità di protezione del popolo curdo siriano (YPG) sostenute dagli Stati Uniti, ma considerate terroristi dalla Turchia per i loro legami con il Partito dei lavoratori del Kurdistan fuorilegge ( PKK), che è indicata come organizzazione terroristica dalla Turchia.
L’YPG spesso però ha ricevuto il sostegno occidentale come una delle forze più efficaci che combattono per smantellare il califfato ISIL.
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