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L’Isis nel mondo potrebbe essere stato creato dagli Stati Uniti. E’ questo ciò che emerge dalla dichiarazione rilasciata dal generale francese Vincent Desportes, generale di divisione a riposo e professore associato alla facoltà di Scienze politiche di Parigi. L’affermazione è destinata sicuramente a suscitare un certo scalpore, perché il generale si è espresso in questo modo davanti alla commissione per gli affari esteri, per la difesa e per le forze armate. Il protagonista di questa vicenda ha delineato diversi principi, che, a proprio parere e in base alle sue competenze, dovrebbero guidare qualsiasi decisione di intervento in Iraq.
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La seduta pubblica era stata effettuata proprio per decidere sulla proroga dell’operazione Chammal in Iraq e, oltre al generale Desportes, hanno partecipato il generale di seconda sezione Henri Bentégeat, il generale di corpo d’armata Didier Castres e Hubert Védrine, ex ministro degli esteri.
L’intervento del generale Desportes
Il generale Desportes ha iniziato il suo intervento con una presentazione generale dell’Isis, mettendo in evidenza i pericoli che questo gruppo terroristico rappresenta in Occidente. Poi è passato ad un’affermazione a chiare lettere, che non ha lasciato adito a dubbi. Desportes ha detto: “Chi è il dottor Frankenstein che ha creato questo mostro? Diciamolo chiaramente, perché ciò comporta delle conseguenze: sono gli Stati Uniti. Per interessi politici a breve termine, altri soggetti – alcuni dei quali appaiono come amici dell’Occidente − hanno contribuito, per compiacenza o per calcolata volontà, a questa creazione e al suo rafforzamento, ma le responsabilità principali sono degli Stati Uniti”.
Secondo il generale, quindi, gli Stati Uniti avrebbero una responsabilità diretta nella creazione del movimento terroristico e avrebbero contribuito alla formazione dell’Isis per interessi politici a breve termine. Poi ci sarebbero anche altri soggetti, non meglio specificati dallo stesso generale, che, per compiacenza o per calcolata volontà, avrebbero contribuito al rafforzamento dell’Isis. Desportes ha chiarito che il movimento è in espansione e può essere considerato molto potente, anche se presenta dei punti di vulnerabilità. Sarebbero proprio questi ultimi a garantire la possibilità che questo gruppo venga distrutto.
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