L’Isis punterebbe a compiere attentati in Gran Bretagna e nel resto dell’Europa con armi chimiche. A lanciare l’allarme è stato il ministro britannico alla Sicurezza Ben Wallace. In una intervista al Sunday Times ha specificato che non ci sono prove che ci sia già un piano in atto ma che, avendo già usato questo tipo di armi in Siria e in Iraq, i militanti dello Stato Islamico potrebbero esportarle in Europa. Un altro pericolo da cui Wallace ha messo in guardia è quello del probabile rientro in massa di militanti Daesh in Europa dopo l’eventuale caduta dello Stato Islamico in Siria. Rientro che potrebbe coincidere con ulteriori attentati.
Queste le dichiarazioni di Wallace: “L’ambizione dell’Isis è decisamente quella di compiere attacchi che causino stragi di massa. Non hanno ostacolo morale a usare armi chimiche contro le popolazioni e, se potessero, lo farebbero in questo Paese. Il numero di vittime che potrebbe essere coinvolto sarebbe la peggior paura di tutti”.
L’Isis ha già utilizzato il gas mostarda
L’articolo del Sunday Times ricorda di come l’Isis abbia già utilizzato, in Iraq e in Siria, il gas mostarda. Informazione confermata da un dirigente dell’Isis catturato e interrogato dagli americani in Iraq. Il Califfato avrebbe in dotazione questo gas e lo avrebbe usato nei proiettili di artiglieria. Questo gas, chiamato così proprio per l’odore di aglio o senape, venne utilizzato per la prima volta dai tedeschi durante la Prima Guerra Mondiale. È una pericolosa arma chimica che può provocare grosse piaghe dolorose, danni all’apparato respiratorio, cecità e, in alta concentrazione, la morte fino a una settimana dal contatto. La sua azione, devastante, agisce anche attraverso gli abiti e a diverse ore dal contatto. Più di un anno fa i soldati americani trovarono sui cadaveri dei curdi ammazzati dall’Isis le vesciche compatibili con questa arma.
Armi chimiche trovate a una cellula Isis in Marocco
Wallace ha inoltre rivelato che le autorità marocchine hanno smantellato una cellula Isis coinvolta con armi chimiche: “Hanno recuperato sostanze chimiche e biologiche tossiche e una grande quantità di fertilizzante. Le sostanze avrebbero potuto essere usate per produrre esplosivi artigianali ed essere trasformate in tossine mortali”.
Perché si temono attentati nel Regno Unito?
Il ministro ha spiegato che sono circa 800 i foreign fighters partiti dal Regno Unito per andare a combattere al fianco dell’Isis in Siria. Il rischio è che, una volta collassato il Califfato, i reduci potrebbero tornare in Gran Bretagna o in altri paesi europei per completare la missione terroristica: “La maggior preoccupazione è se Mosul collasserà e tutte le altre basi dell’Isis faranno lo stesso. Sappiamo che c’è un elevato numero di combattenti dello Stato islamico in Siria e probabilmente essi vorranno tornare a casa in Europa”. E potrebbero portare con sé le armi chimiche, allarme lanciato già dopo le stragi di Parigi.