Sea Shepherd contro isole Faroe: non è una competizione sportiva purtroppo, ma la disfida che oramai da anni si tiene tra il gruppo ambientalista e queste isole danesi, in cui da secoli avviene il grind, una mattanza di delfini e balene pilota che è già stata denunciata più volte in passato da Sea Shepherd, e che non accenna a fermarsi nonostante le campagne internazionali promosse dagli ambientalisti, tanto sui media quanto nei tribunali internazionali. L’ultimo massacro è avvenuto il 28 agosto 2016, presso la spiaggia di Hvannasund: 70 i corpi mutilati rinvenuti dopo l’orgia sanguinaria a scapito di intere famiglie di balene pilota.
Come denuncia l’organizzazione ambientalista, questo massacro legalizzato avviene sotto l’egida protettiva del governo e della normativa danese, che continua a chiudere un occhio di fronte a quella che è una tradizione secolare, ma che oggi appare assolutamente intollerabile: d’altronde le isole Faroe sono l’unico luogo al mondo insieme a Taiji dove ancora avvengono stragi di globicefali. ‘Quando i delfini e le balene pilota vengono a riva in qualsiasi altra parte del mondo, la gente li aiuta, perché la maggior parte delle persone si preoccupa della vita, il benessere e le sensazioni dei cetacei, tranne che nei luoghi in cui le persone sono condizionate sin da quando erano bambini ad impegnarsi in torture e macellazione‘, scrivono gli attivisti di Sea Shepherd sulla loro pagina Facebook, pubblicando un nuovo video, l’ennesimo, di denuncia. Nelle isole Faroe infatti tutti devono partecipare al grind anche semplicemente come segnalatori, avvistando i delfini e le balene per i cacciatori, ed è previsto in casi estremi persino il carcere per chi si rifiuta.
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Video di Sea Shepherd
Gli animali torturati ed uccisi in maniera atroce vengono poi macellati ed anche per questo Sea Shepherd da anni sta puntando la propria battaglia da un punto di vista legale sulla chiusura degli allevamenti di salmone e del mercato ittico in generale delle isole danesi: ‘Continueremo a sfidare le Isole Faroe nei tribunali, al Parlamento europeo, sulle spiagge e nei media‘, dichiarano ancora gli attivisti, ben sapendo che gli abitanti dell’isola considerano una vittoria anche nei loro confronti, contro queste persone che coraggiosamente provano a metter loro i proverbiali bastoni fra le ruote, ogni qual volta si celebra il grind. Secondo l’ultimo report del 28 agosto, appena avvistati i globicefali sono partite le barche dei cacciatori, riuscendo a separare i delfini dalle balene pilota, che sono state dirottate sulla costa per poi essere massacrate. Ai nostri occhi di italiani, che viviamo con una sorta di perenne invidia lo stile di vita del Nord Europa sotto molti punti di vista, considerandolo un modello ideale, appare ancora più inconcepibile che la Danimarca consenta senza batter ciglio che possa perpetrarsi questo massacro, in nome di usi e costumi datati in epoche remote. Ci sono tradizioni che vale la pena di interrompere, ed il grind delle Faroe è senza dubbio una di esse.