La situazione in Medio Oriente è diventata incandescente e vede Israele contrapporsi in maniera decisa alla Palestina e alla Cisgiordania e, di conseguenza, ha attirato la risposta Di Hamas che ha lanciato numerosi razzi dalla Striscia di Gaza come contromossa dopo l’uccisione di numerosi palestinesi da parte delle forze di sicurezza iraniane. Il primo ministro primo Netanyahu ha annunciato la costruzione di una nuova città che sorgerà a nord della Striscia di Gaza e ospiterà numerose famiglie israeliane che vogliono abitare nel territorio e essere in zona sicura e protetto.
La decisione ufficiale è arrivata oggi e ha sollevato numerosissime critiche ma anche preoccupazione riguardo all’incolumità effettiva delle famiglie che andranno ad abitare la zona e a quanto questo inciderà sull’attuale conflitto tra fazioni israeliane e le forze ribelli islamiche. Le ultime settimane hanno mostrato un crescendo di tensione che ha portato Israele a compiere un raid a Jenin in un campo profughi che ha provocato la morte di nove persone e eliminando abitazioni e privando i civili dei loro pochi averi anche la vita di numerose famiglie che abitano il campo. La reazione ei gruppi palestinesi e di chi appoggia la Jihad islamica e me ha fatto la propria missione di vita, è stata quella di colpire in diversi attacchi mediante arma da fuoco o armi da taglio cittadini israeliani, che stavano uscendo da una sinagoga e altri erano all’interno di un sito di interesse storico a Gerusalemme.
Un pericoloso botta e risposta che ha poi portato Hamas a reagire per la difesa dell’autonomia islamica lanciando razzi direttamente dalla Striscia di Gaza E si apprende che in questo momento ovvero domenica pomeriggio 5 Febbraio le sirene antiaeree stiano risuonando a causa dei numerosi colpi d’arma da fuoco violentemente esplosi. Non sembrano emergere notizie dai medici che si occupano delle emergenze provenienti da guerriglia ed attacchi che parlano di feriti o di chiamate. Durante gli scontri emerge quindi la notizia di una nuova città israeliana che sorgerà molto vicina al confine con la Striscia di Gaza dove il nervosismo dopo aver ricevuto un’ulteriore attacco ad un altro campo profughi in Palestina è ai massimi storici.
Oggi la riunione di Gabinetto ha approvato la creazione di una nuova città vicino al confine con la Striscia di Gaza gettando così le basi per 500 nuove famiglie che potranno andare a popolare la zona.
Il progetto e la successiva pianificazione della città è nata con l’avvento del nuovo governo Netanyahu, che ha assunto il suo mandato ad inizio 2023, che ha visto oggi il Gabinetto completare il processo di approvazione approvando, per l’appunto, anche un bilancio per la città.
La nuova città che ad oggi rappresentata dalla città di Hanun sara situata nel consiglio regionale di Sdot Negev, adiacente alla zona c’è nord della Striscia di Gaza.
In una nota di approvazione del governo avvenuta nel 2020 si affermò che il progetto sarebbe sorto a est del kibbutz Sa’ad ea sud di Sderot.
La nuova città dovrebbe avere la capacità di essere abitata da circa 500 nuove famiglie e si apprende che il ministero dell’edilizia avanzerà la pianificazione di Hanun come un insediamento comunitario. Che sostanzialmente richiederà a coloro che desiderano procedere con l’acquisto di una casa un procedimento di approvazione da parte della cooperativa cittadina.
Hanun fornirà una soluzione a coloro che desiderano vivere nella regione di confine di Gaza ma che non hanno intenzione di unirsi a un moshav o kibbutz, dove avrebbero bisogno di prendere parte a una comunità agricola per poter risiedere nella zona.
Netanyahu ha affermato che ha avuto modo di vedere : “la resilienza degli israeliani che vivono nella zona di confine di Gaza” ha poi spiegato in merito alla nuova città che: “L’istituzione della città è un’ulteriore prova della resilienza degli israeliani che vivono nella zona di confine di Gaza e della forza dello Stato di Israele contro tutte le minacce, di fronte a un rivolo o all’altro a cui reagiamo con forza”.
Netanyahu ha spiegato dopo l’incontro che: “Alla vigilia del Tu Bishevat, il governo ha deciso di istituire un nuovo insediamento. In pratica – l’inizio della pianificazione della città ‘Hanun’. Sentiamo tutti di essere in un momento storico, perché stiamo continuando lo slancio di una città nella zona di confine di Gaza come risposta adeguata al terrorismo e come espressione del sionismo fondamentale e dell’insediamento di Israele”.
Il capo del Consiglio regionale di Sdot Negev Tamir Idan ha reagito con entusiasmo all’approvazione definitiva della nuova città, affermando: “Quanto questo è simbolico perché proprio alla vigilia di Tu Bishvat, che esprime crescita e rinnovamento, e in prossimità degli attacchi terroristici che si sono verificati negli ultimi giorni, stiamo praticamente istituendo un nuovo insediamento in Israele come vera risposta civile agli attacchi terroristici”.
Il funzionario israeliano ha anche aggiunto: “Il messaggio deve essere chiaro e inequivocabile: far sapere ai nostri nemici che per ogni minaccia e atto di terrorismo e ogni missile lanciato contro lo Stato di Israele, ci sarà una risposta schiacciante da parte delle forze di sicurezza e più case, edifici e insediamenti saranno eretto in Terra d’Israele. Questo momento è la vittoria della luce sulle tenebre, la vittoria del sionismo sulle organizzazioni terroristiche”, ha aggiunto Idan. “Questo è il momento che abbiamo desiderato e per cui abbiamo pregato, questo è uno dei giorni più emozionanti della mia vita personale e pubblica”.
Otzma Yehudit MK Almog Cohen ha affermato, dopo la scelta del governo, di aver chiesto che l’approvazione della nuova città fosse anticipata in risposta alla recente ripresa dei lanci da Gaza.
Anche il presidente del Centro del consiglio regionale e capo del consiglio regionale di Merhavim, Shai Hagag, ha accolto con favore la decisione, sottolineando che l’istituzione della nuova città ha “un’enorme importanza nazionale e sociale”.
Questa [decisione] contiene una dichiarazione della determinazione del governo israeliano ad aggiungere, costruire e sviluppare città in tutte le parti del paese”, ha detto Hagag. “Mi congratulo con gli abitanti di Sdot Negev e con il mio amico, capo del consiglio Tamir Aidan, che, grazie alla loro grande determinazione, hanno ottenuto oggi l’approvazione del governo”.
Il ministro dell’edilizia e dell’edilizia abitativa Yitzhak Goldknopf ha festeggiato l’approvazione della città, dicendo: “Questo è un giorno felice per me e per tutti i cittadini di Israele, la creazione di una nuova città è di enorme importanza nazionale, specialmente in questi giorni, e specialmente nel Area di confine di Gaza. Quando sono entrato nel ministero, mi sono prefissato l’obiettivo di continuare a costruire, sviluppare e rafforzare l’insediamento di Israele. Questa città dà una spinta speciale al primo ministro. La luce dell’istituzione della città respinge tutte le tenebre che questi giorni che si cerca di infliggere al popolo d’Israele”.
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