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Israele e Usa terranno esercitazioni belliche congiunte per contrastare l’Iran

Israele e Stati Uniti hanno annunciato l’avvio di una nuova esercitazione congiunta che, secondo la dichiarazione dell’IDF, è focalizzata all’addestramento militare per situazioni di conflitto “a distanza”. Anche se il nome della Repubblica Islamica non è stato menzionato esplicitamente, la frase “conflitto a distanza” è spesso usata come codice per riferirsi all’Iran.

Operazione militare di Israele in Palestina – Nanopress.it

La dichiarazione ha inoltre citato l’uso del KC-46 per il rifornimento aereo in volo, indicando che l’esercitazione potrebbe coinvolgere attività aeree a lungo raggio.  Si tratta di un’ulteriore causa di malcontento che ormai è noto è ben presente alle autorità internazionali che temono un’escalation violenta tra Iran e Israele, che sembra voler proseguire nonostante le numerose ammonizioni pervenute dalla comunità internazionale a seguito della ferocia mostrata contro Cisgiordania e Palestina, proseguire nel l’annientamento del terrorismo islamico anche scontrandosi con altre potenze internazionali che si sono dimostrate contrarie ha la sua linea politica nei confronti del terrorismo.

L’ esercitazione congiunta tra Israele e Usa per contrastare l’Iran

Questa esercitazione congiunta rappresenta un’altra dimostrazione della cooperazione militare tra Israele e Stati Uniti, e potrebbe essere interpretata come una minaccia implicita contro l’Iran, che continua a rappresentare una sfida per la sicurezza regionale, a causa del suo programma nucleare e delle sue attività destabilizzanti nella regione.

È possibile che il rifornimento aereo in volo non sia necessario per operazioni militari contro obiettivi più vicini, come Gaza, la Cisgiordania, il Libano o la Siria. Tuttavia, il rifornimento aereo in volo sarebbe necessario per operazioni militari a lungo raggio, come un potenziale attacco contro l’Iran.

Inoltre, la dichiarazione dell’IDF collega l’attuale esercitazione congiunta con l’esercitazione Juniper Oak di gennaio, che ha avuto l’obiettivo di dimostrare la potenza offensiva degli Usa e di Israele in caso di conflitto con l’Iran.

È possibile che l’esercitazione in corso sia un altro messaggio rivolto all’Iran, indicando la capacità di Israele e Usa di agire congiuntamente in caso di necessità.

Tuttavia, è importante ricordare che l’esercitazione potrebbe avere anche altri obiettivi, come addestrare le forze armate israeliane e migliorare la cooperazione militare tra Israele e gli Stati Uniti.

La dichiarazione del tenente generale Alexus Grynkewich, capo dell’aeronautica del CENTCOM, conferma l’interpretazione che l’esercitazione congiunta tra Israele e gli Stati Uniti potrebbe essere un messaggio rivolto all’Iran.

Secondo la sua dichiarazione al Jerusalem Post della scorsa settimana, la partecipazione degli Stati Uniti a tali esercitazioni congiunte è un chiaro segnale che gli Usa potrebbero ancora impiegare una forza significativa in Medio Oriente, nonostante il ritiro delle truppe in diverse zone.

Questo potrebbe essere interpretato come un messaggio di deterrenza contro l’Iran, che continua a rappresentare una sfida per la sicurezza regionale a causa delle sue attività destabilizzanti e del suo programma nucleare.

Tuttavia, è importante sottolineare che le esercitazioni congiunte tra Israele e gli Stati Uniti potrebbero avere anche altri scopi, come addestrare le forze armate israeliane e migliorare la cooperazione militare tra i due Paesi, nonostante la crescente tensione che stata notata tra Washington e Tel Aviv notoriamente alleati e che ha portato il presidente Biden a chiedere a Netanyahu di avere un occhio vince la sia sulla crisi interna che su quella internazionale.

L’interpretazione della dichiarazione del tenente generale Grynkewich dovrebbe essere considerata alla luce di altri fattori e contesti dell’attuale situazione geopolitica nella regione.

Israele dovrebbe ricevere quattro aerei KC-46 dagli Stati Uniti nel 2025, un anno prima della data di consegna originale del 2026. L’acquisizione di questi aerei potrebbe aumentare la capacità di Israele di condurre operazioni militari a lungo raggio, compresi eventuali attacchi contro il programma nucleare iraniano.

Secondo quanto riportato dal Jerusalem Post, il KC-46 potrebbe essere considerato come “un serbatoio di gas mobile” in grado di trasportare grandi quantità di carburante e di supportare le operazioni militari aeree a lungo raggio

La dichiarazione dell’IDF, che fa riferimento allasuperiorità aerea e difesa informatica contro una varietà di minacce” potrebbe indicare la volontà di Israele di migliorare la capacità di difesa aerea e cibernetica, due aree in cui la minaccia rappresentata dall’Iran è particolarmente significativa.

La dichiarazione dell’IDF sembra riflettere la volontà di Israele di migliorare la sua capacità di difesa e di collaborare con gli Stati Uniti per affrontare le sfide di sicurezza nella regione, inclusa la minaccia rappresentata dall’Iran.

È noto che il KC-46 può trasportare grandi quantità di carburante, fino a 207.000 libbre, il che lo rende un serbatoio di gas mobile ideale per le operazioni di rifornimento in volo. Questa capacità potrebbe essere particolarmente importante per le operazioni militari a lungo raggio come quelle che potrebbero essere coinvolte in un’eventuale azione militare contro il programma nucleare iraniano.

Israele ha annunciato di essere seriamente preoccupato per la stabilità e la sicurezza del Medio Oriente e che, nonostante le critiche mosse a seguito delle operazioni militari attuate in Cisgiordania e Palestina, vuole proseguire di migliorare le proprie capacità di difesa aerea e cibernetica. Queste sono aree in cui la minaccia rappresentata dall’Iran è particolarmente significativa, quindi la dichiarazione dell’IDF potrebbe essere vista come un segnale della determinazione di Israele di affrontare questa minaccia in modo efficace.

In generale, il KC-46 rappresenta un’importante aggiunta alle capacità militari di Israele e la dichiarazione dell’IDF sembra riflettere la volontà delle autorità di migliorare la propria capacità di difesa e di collaborare con gli Stati Uniti per affrontare le sfide di sicurezza nella regione.

L’ IDF e gli Usa si sono impegnati in diverse esercitazioni militari congiunte negli ultimi mesi. Queste esercitazioni comprendono la Bomber Task Force e le esercitazioni Red Flag, che si sono svolte tra marzo e giugno. Inoltre, a gennaio, hanno collaborato alle esercitazioni Juniper Oak, un grande esercizio militare che coinvolge migliaia di forze, una dozzina di navi, droni di attacco e di raccolta di informazioni e 142 aerei, compresi bombardieri con capacità nucleare.

Le esercitazioni militari rappresentano un’importante dimostrazione della cooperazione militare tra Tel Aviv e gli Washington e potrebbero effettivamente essere interpretate come un segnale di deterrenza contro l’Iran. Tuttavia, è importante notare che queste esercitazioni potrebbero avere anche altri obiettivi, come l’addestramento delle forze armate e il miglioramento della cooperazione militare tra i due Paesi.

In ogni caso, queste esercitazioni congiunte indicano che Israele e gli Stati Uniti stanno lavorando insieme per affrontare le sfide di sicurezza nella regione, compresa la minaccia rappresentata dall’Iran.

Tutto questo capita a seguito della violenza scaturita nelle scorse settimane che ha visto Israele contrapporsi più volte al campo profughi di Jenin, riducendolo in un cumulo di macerie costringendo migliaia di residenti a lasciare la zona.

La popolazione vive una situazione precaria e ostile che rende difficile la sopravvivenza quotidiana, nonostante la maggioranza dei cittadini non facciano parte dei gruppi organizzati terroristici.

L’idf ha annunciato di aver ritrovato in territorio israeliano resti di razzi lanciati dalle milizie islamiche e ha condiviso una relazione in merito alle informazioni riscontrate.

Il ritrovamento dei resti di droni lanciati sul territorio israeliano

I resti di un razzo improvvisato sono stati trovati domenica sera in una città nel nord di Israele, vicino alla barriera di sicurezza della Cisgiordania. Un agente di sicurezza locale ha trovato diverse schegge e, dopo che i genieri dell’IDF le hanno esaminate, è emerso chiaramente che si trattava di un vecchio razzo che non conteneva materiale esplosivo.

Non è ancora chiaro chi abbia sparato il razzo e qual è stata la motivazione dietro l’attacco. Tuttavia, questo episodio sottolinea la continua minaccia rappresentata dalle attività militari nella regione, comprese quelle dei gruppi terroristici palestinesi.

L’IDF ha affermato che sta aumentando la sicurezza nella zona e sta indagando sull’incidente. In passato, Israele ha risposto con forza agli attacchi della Cisgiordania e della Striscia di Gaza, e potrebbe adottare nuove misure di sicurezza in risposta a questo episodio.

Palestinese protesta contro gli attacchi di Israele – Nanopress.it

L’attacco tentato il mese scorso è stato rivendicato da un gruppo chiamato Battaglione Al-Ayyash, che prende il nome da un noto fabbricante di bombe di Hamas ucciso da Israele. Il gruppo ha diffuso un video su Telegram che mostra il lancio di due razzi artigianali. A maggio, lo stesso gruppo ha pubblicato un video simile che mostrava il lancio di un proiettile improvvisato.

Fonti militari hanno affermato che dietro gli attacchi c’era un sospetto noto, ma che non era legato a nessun gruppo terroristico conosciuto.

Durante una importante operazione dell’IDF nella città di Jenin, in Cisgiordania, la scorsa settimana, i militari hanno annunciato di aver individuato e sequestrato un razzo improvvisato, insieme ad altre armi.

A maggio, il capo dello Shin Bet, Ronen Bar, ha dichiarato che le forze di sicurezza avevano sventato i tentativi dei palestinesi nel nord della Cisgiordania di fabbricare razzi da lanciare contro Israele.

Bar ha affermato che gli sforzi erano guidati da un alto leader della Jihad islamica palestinese che è stato ucciso da Israele nella Striscia di Gaza durante una violenta esplosione di violenza durata cinque giorni il mese scorso.

 

Letizia De Rosa

Mi chiamo Letizia De Rosa, ho 35 anni e per molto tempo ho lavorato nell'ambito della mediazione finanziaria e immobiliare. Amo la natura e il suo potere rigenerante. Sono curiosa e ho, da sempre, fame di conoscenza e proprio per questo approfondisco minuziosamente ogni argomento negli ambiti più disparati. Imparare e conoscere è un punto focale della mia vita e ho sfruttato, così, un momento di difficoltà personale per dare finalmente un ruolo concerto alla mia più grande passione ovvero la scrittura, creando un connubio perfetto tra la penna e tematiche che mi appassionano come la geopolitica e i rapporti internazionali e diplomatici. Questo mi ha permesso, con grande orgoglio e dopo aver acquisito anni di esperienza, di occuparmi su Nanopress.it proprio di ciò che amo di più ovvero di news e dinamiche estere, comprese le relazioni tra Stati.

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