Secondo gli ultimi dati Istat, inerenti all’anno 2022, crescono gli occupati di 120 mila unità solo nel terzo trimestre, 353 mila in un anno.
Il tasso di occupazione arriva a superare la soglia del 60% mentre cala il tasso della disoccupazione che arriva all’8,1%.
L’Istat ha recentemente diffuso i dati relativi al settore lavorativo che interessano l’ultimo trimestre del 2022, questi dati hanno dimostrato che l’occupazione, sul suolo italiano, è salita al 60,1%.
Soltanto nell’ultimo trimestre gli occupati sono cresciuti di 120 mila unità, per raggiungere un totale di 353mila in un anno.
Questi dati vanno poi sommati agli altri già in possesso e il totale degli occupati in Italia è di 23 milioni 250mila, con un tasso di occupazione nazionale che arriva al 60,6%.
La crescita degli occupati fa supporre che la disoccupazione sia in discesa ed è infatti così, è scesa di 1,4 punti percentuali e lo stesso vale per l’inattività nella fascia di età compresa tra i 15 e i 64 anni che scende 1,1 punto.
L’andamento dell’Input di lavoro all’interno delle imprese ci conferma la crescita, sono infatti aumentate le posizioni come dipendenti del 4,7%.
A crescere è anche il monte di ore lavorate che arriva al 12%, mentre va a diminuire il ricorso alla Cig con meno 85,3 ore ogni mille che ne vengono lavorate.
Per quanto riguarda il quarto trimestre dell’anno 2022 il rapporto dell’Istat chiarisce che l’Input di lavoro che viene misurato a ore lavorate, è cresciuto dello 0,7% rispetto al trimestre precedente ed è cresciuto del 3,1% se prendiamo in considerazione il quarto trimestre del 2021.
Sempre in questo periodo è stato registrato una debole flessione del Pil che scende di un 0,1% nei termini congiunturali mentre invece aumenta per i termini tendenziali dell’1,4%.
La crescita degli occupati ha riguardato sia la categoria di dipendenti con contratti a tempo determinato o di altra tipologia, sia la categoria di dipendenti che invece ha ricevuto un contratto a tempo indeterminato.
Sono cresciuti anche il numero degli indipendenti mentre avanza di pochissimo, rispetto alle altre categorie, il numero degli occupati a tempo parziale.
Se analizziamo invece la situazione da un punto di vista geografico, la crescita del tasso occupazionale è avvenuta maggiormente al Centro Italia, seguito poi dal Nord e infine dal Mezzogiorno.
Il tasso di disoccupazione invece scende maggiormente nelle regioni meridionali rispetto invece ai dati che arrivano dal Centro e dal Nord Italia. Come abbiamo detto è in calo anche l’inattività che rimane però sullo stesso livello in tutte le regioni d’Italia.
Secondo quest’analisi il tasso di occupazione ha superato i valori che si erano registrati nell’anno 2019, con un +0,2 punti nel Nord Italia, +1,2 punti nel Centro Italia e +1,8 punti nel Sud Italia.
Questa crescita ha permesso di accorciare decisamente il divario territoriale, sebbene però rimanga comunque consistente.
Nella fascia di età compresa tra i 15 e i 34 anni c’è stata la crescita più evidente del tasso di occupazione e al tempo stesso la diminuzione più evidente del tasso di disoccupazione.
Anche la fascia di età compresa tra i 35 anni e i 49 anni ha subito un importante aumento del tasso di attività, con un piccolo calo della disoccupazione.
Stesso discorso per la fascia di età tra i 50 ani e i 64 anni che registra un alto aumento dell’occupazione pari a +1,5 rispetto al 2021 ma il più basso indice in calo della disoccupazione rispetto alle altre fasce di età.
Il tasso di inattività invece scende per tutte le fasce di età di uno scarto molto simile, tutte e tre le fasce si aggirano intorno alla perdita di un punto.
Anche tra gli stranieri, presenti sul territorio italiano, c’è un importante aumento del tasso di occupazione.
Sempre guardando ai dati del 2022 si registra una crescita di + 2,8 punti, che perciò superiore anche a quella degli italiani che risulta essere di +1,8 punti.
Stesso discorso per il calo della disoccupazione che per gli stranieri equivale a -2,4 punti mentre per gli italiani è di 1,3 punti.
Nonostante questa crescita però il tasso di occupazione degli stranieri rimane inferiore ai dati del 2019, mentre per gli italiani è in crescita con un valore di +1,3 punti.
Nel 2022 in media il tasso di disoccupazione è sceso del 8,1%, mentre le persone in cerca di lavoro sono diminuite di 339 mila unità. I disoccupati scendono a quota 1 milione e 971mila unità.
Per quanto riguarda invece l’aumento delle retribuzioni rimane molto al di sotto dei prezzi, i dati sono relativi al quarto trimestre e determinano perciò una perdita del potere d’acquisto per i lavoratori dipendenti.
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