L’Istat ha diffuso nuovi dati in merito alla situazione della disoccupazione in Italia.
Dal punto di vista della produzione industriale, è stata notata una crescita nel mese di ottobre di +1,3% rispetto a settembre, registrando però un -2,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il trimestre agosto-settembre ha comunque segnato un +11,7% rispetto al maggio-luglio. A queste lieve ripresa, che coinvolge tutti i settori esclusivo quello dell’energia, non corrisponde però un aumento dell’occupazione.
Infatti, dopo che per 13 mesi consecutivi risultava diminuire gradualmente, attualmente il numero di disoccupati risulta essere di 2 milioni 546 mila, compreso sia chi ha già maturato esperienza lavorativa e chi è alla ricerca del primo impiego: sono aumentati del +8,6% in un anno, equivalente a 202 mila persone in più rispetto al 2019. Il tasso di disoccupazione è salito del 1,4% rispetto al trimestre aprile-giugno ed oggi tocca quota 9,8%. Il tasso di disoccupazione giovanile invece è del 10% e interessa soprattutto le donne di età compresa tra i 15 e i 34 anni.
Disoccupazione e inattività
Calano a un milione 301mila (-48mila, -3,6%) le persone che cercano lavoro da almeno un anno, scendendo del 51,1% (-6,5 punti in un anno) la loro influenza sul tasso di disoccupazione totale. Aumentano però gli inattivi di età compresa tra i 15 e i 64 anni: nel terzo trimestre sono aumentati di 265mila unità, +2% in un anno: per il 40% di loro, il motivo dell’inattività è l’attesa di ritornare al lavoro momentaneamente sospeso, altrettanti invece non sono disponibili a causa del Covid: paura e incertezza le prime cause.
La situazione disoccupazione tra Nord e Sud continua a essere diversa. Nel mezzogiorno, una donna su cinque non riesce a trovare lavora: qui il tasso di disoccupazione e del 20%, del 19,9% tra le donne, che equivale al +1,5% rispetto al terzo trimestre dell’anno scorso. Il tasso di disoccupazione generale risulta 16,6% al Sud contro il 6,5% nel Nord.
L’Istat segnala che in Italia nel terzo trimestre di quest’anno, l’occupazione femminile è scesa del 1,5% (maschile 1,2%) e la disoccupazione ha registrato +1,3% e l’inattività +0,9% (nel caso degli uomini, in entrambi i casi, +0,7 punti).