In arrivo in Italia una nuova variante del virus Covid-19: Omicron 5. In Portogallo c’è stato un raddoppio dei casi in poco più di dieci giorni.
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, mette in guardia rispetto alla leggera spensieratezza con la quale gli italiani e le italiane stanno affrontando l’eventualità di un contagio in queste ultime settimane, settimane nelle quali invece i contagi, dopo un’iniziale discesa, stanno risalendo addirittura in ventidue province (dal +0,4% di Messina, Padova e Roma al +20,2% di Enna) (Dati fondazione Gimbe della settimana scorsa).
Nino Cartabellotta, presidente di questa fondazione, rileva come il tasso di positività sia aumentato, a fronte di un minor numero di tamponi, in parallelo con la diffusione della nuova variante BA.5 e con una nuova ripresa della pervasività del virus e della sua contagiosità e rapidità di propagazione.
A fronte di questa situazione, fortunatamente non si registrano sovraccarichi nelle strutture ospedaliere né una particolare pesantezza o gravità dei sintomi in chi è colpito dal virus, i timori però si proiettano ai mesi di settembre ed ottobre con la ripresa di tutte le attività al chiuso e la riapertura delle scuole, dal momento che anche la campagna vaccinale ha iniziato a rallentare.
L’Alta Scuola di Economia e Management dei sistemi sanitari (Altems) dell’Università Cattolica di Roma segnala una drastica diminuzione delle dosi somministrate, appena ottocentomila nell’ultimo mese. Sessantatremila centoventi secondi richiami in meno, rispetto ai cinquecentomila previsti dal generale Figliuolo, sono stati somministrati ai soggetti per i quali è consigliata la cosiddetta quarta dose (fragili, ultraottantenni, residenti nelle RSA).
Si è del resto diffusa una minore percezione del rischio, stante, fortunatamente, il minor numero di decessi, complice forse anche il minore risalto mediatico, che vede il pubblico distratto da altri argomenti portati alla sua attenzione da giornali e telegiornali e social media.
Per le prossime due settimane è prevista quindi una ulteriore nuova ondata che riporterà i contagi da circa sedicimila a circa venticinquemila al giorno: del resto, la bella stagione, la cessazione dello stato di emergenza, l’allentamento delle restrizioni hanno portato gli italiani e le italiane ad “assembrarsi” in feste, manifestazioni; in occasioni varie di ritrovata socialità, quali recite o cene di fine anno scolastico; tornei sportivi; fiere e sagre.
Osservando le aree in cui si stanno diffondendo le nuove varianti, come in Portogallo, si assiste ad un aumento sì dei casi, ma non della pericolosità della malattia: Antonello Maruotti, ordinario di Statistica dell’Università Lumsa, ipotizza che ci sarà anche da noi un aumento dei casi ma non una maggiore letalità.
In attesa di capire cosa ci riserverà il ritorno della brutta stagione, quali nuove varianti muteranno il virus e quanto queste varianti saranno contagiose e dannose.
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