Esattamente quattordici anni fa, l’Italia vinceva la sua ultima Coppa del Mondo. Correva l’anno 2006, si giocava in Germania e il mondo del calcio era completamente diverso da quello di adesso. Ma i campioni che hanno firmato e lasciato il segno su quella storica impresa, che fine hanno fatto?
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Dopo ben quattordici anni da quella storica finale contro la Francia di Zidane, l’unico calciatore della nazionale di Lippi ancora in attività è Gianluigi Buffon. Il portiere juventino, dopo un periodo di riflessione, ha deciso di rinnovare almeno per un altro anno il suo contratto con la società bianconera stabilendo, inoltre, un record storico: l’estremo difensore juventino, infatti, è diventato il calciatore con più presenze in Serie A, ben 648.
Del gruppo che salì sul tetto del mondo in quel di Berlino, Gennaro Gattuso è stato l’unico che da allenatore è riuscito a vincere un trofeo in Italia, sulla panchina del Napoli. L’ex centrocampista del Milan ha festeggiato la sua prima Coppa Italia battendo la Juventus ai calci di rigore, nella finale giocatasi lo scorso 17 giugno 2020. Un altro campione del mondo che ha trovato fortuna come allenatore, per ora solo all’estero, è Fabio Cannavaro, che dal 7 marzo 2019 è diventato commissario tecnico ad interim della Cina fino alle qualificazioni per il mondiale del 2022. Nel frattempo, ha mantenuto il ruolo di allenatore del Guangzhou Evergrande. Anche Marco Materazzi ha scelto di cercare fortuna come allenatore all’estero: attualmente però non siede su alcuna panchina. Discorso molto diverso per Fabio Grosso, che dopo aver smesso con il calcio giocato, ha allenato Bari, Hellas Verona e Brescia, club che lo ha esonerato nell’attuale stagione in favore di Eugenio Corini. Tra coloro che tenteranno l’avventura in panchina si aggiungerà anche Andrea Pirlo. Il centrocampista ex Juventus, dopo un periodo come opinionista sportivo è recentemente diventato allenatore. Nella prossima stagione infatti, Andrea Pirlo guiderà la Juventus U23, che quest’anno ha conquistato la Coppa Italia di Serie C.
Diversi coloro che, invece di indossare la tuta, hanno preferito la luce dei riflettori. A metà strada si colloca sicuramente Mauro German Camoranesi che dopo il ritiro dal calcio giocato è diventato un allenatore, iniziando dalla serie cadetta messicana, con il Coras de Tepic. Successivamente ha accettato di diventare opinionista televisivo per la piattaforma DAZN, ma dallo scorso 3 gennaio 2020 è di nuovo tornato in panchina: stavolta come nuovo tecnico del Tabor Sežana, squadra del campionato sloveno. Luca Toni, l’ex bomber del Palermo, dopo il ritiro dal calcio giocato ha iniziato a lavorare come dirigente per l’Hellas Verona, squadra in cui ha chiuso la sua carriera da calciatore. Nel settembre 2016 ha ottenuto l’abilitazione da Direttore Sportivo. Da settembre è opinionista su TV8 per l’Europa League. Alessandro Del Piero invece, dopo il ritiro non ha scelto di diventare allenatore; attualmente lavora come opinionista televisivo presso gli studi di Sky Sport Italia.
Francesco Totti, dopo l’emozionante addio al calcio giocato in un Olimpico stracolmo per la grande occasione, si è preso una pausa per riflettere sul suo futuro. E negli ultimi mesi ha scelto di diventare un procuratore sportivo, per andare alla ricerca di giovani talenti da lanciare nel calcio. E chissà che non possa scoprire un “nuovo Totti” da portare alla Roma.
Gianluca Zambrotta, dopo la vittoria nel Mondiale di Germania 2006 si è sicuramente dato da fare. Dopo Berlino lasciò la Juventus e andò al Barcellona, poi Milan e Chiasso, dove chiuse la sua carriera di calciatore. Oggi è Presidente onorario del Como, dirigente sportivo, consigliere federale dell’AIC e ambasciatore di Euro 2020, competizione che a causa della pandemia è stata rinviata al prossimo anno.
Ultimo, ma non certo in ordine di importanza, è il tecnico di quella Nazionale, quel Marcello Lippi considerato da molti il grande artefice del successo mondiale di Germania 2006. Lippi, dopo l’addio agli Azzurri, si è trasferito in Cina, più precisamente al Guangzhou Evergrande, guidando anche la Nazionale cinese dove ha coperto pure il ruolo di direttore tecnico.
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