L’Italia è stata condannata dalla Corte Europea dei diritti umani per “trattamento inumano e degradante” nei confronti di una donna. Dovrà pagare 10mila euro di danni morali.
Notizia avvilente quella giunta dalla Corte Europea dei diritti umani. A quanto pare il nostro Paese è stato condannato al pagamento di 10mila euro nei confronti di una donna, con l’accusa di non aver agito concretamente e soprattutto adeguatamente rispetto al suo caso di violenza domestica.
L’Italia dunque dopo questa sentenza compie dieci passi indietro nell’ambito della lotta e della tutela dei diritti delle donne.
La sentenza della Cedu e la condanna dell’Italia
La donna in questione si chiama Silvia De Giorgi ed è residente a Padova. Per anni è stata vittima di violenza domestica da parte del marito. Pur avendo denunciato molteplici volte l’ex coniuge (precisamente 7 volte), tra il 2015 e il 2019, nessuno l’ha mai aiutata concretamente.
Le accuse a carico dell’uomo sono di minaccia di morte, di violenza (avendola colpita con un casco) di averla pedinata, perseguitata, mettendo addirittura le telecamere in casa, molestata e di aver maltrattato i loro tre figli a cui non corrispondeva neanche gli alimenti.
Nonostante la Cedu abbia riscontrato una moltitudine di prove, che confermano i racconti della De Giorgi, i magistrati italiani non hanno agito in alcun modo per tutelare la donna. Dunque la Corte di Strasburgo ha attribuito la colpa dell’impunità dell’uomo proprio alla magistratura italiana.
L’Italia quindi è stata accusata di “trattamento inumano e degradante” nei confronti della donna, e dovrà pagare un risarcimento per danni morali di ben 10mila euro.
Una sentenza molto triste, non solo perché questa povera donna ha dovuto subire violenza di tutti i tipi da parte di un uomo, senza alcun supporto dalle istituzioni, ma soprattutto perché parte della responsabilità è proprio del sistema giudiziario italiano.
Questo è un grande passo indietro per il nostro Paese, in quanto rende ancora più difficile denunciare e farsi avanti per le donne vittime di violenza. Al contrario, rende più forti e potenti gli uomini che si sentiranno ancora di più in diritto di compiere questi atti violenti.
I dati Istat sulla violenza sulle donne
Secondo i dati dell’Istat, le donne comprese tra i 16 e i 70 anni, che almeno una volta nella loro vita hanno sperimentato un qualsiasi tipo di violenza da parte di un uomo, sono circa il 31,5 % della popolazione. Tra cui il 20,1 % è stata vittima di violenza fisica, il 21% di violenza sessuale. Il 3% delle donne sono state vittime di stupro e il 3,5 % di tentato stupro.
Le forme di violenza più gravi, secondo i dati Istat, sono esercitate dai partner, dai parenti o dagli amici.
Nel 2021 sono state ben 15.720 le donne che hanno contattato il numero verde contro la violenza e lo stalking. Durante la pandemia i casi di violenza sulle donne sono aumentati vertiginosamente.
Dati molto tristi e preoccupanti quelli appena elencati, soprattutto se si pensa che in Italia le vittime non ottengono il supporto adeguato.