Scoperta spaventosa in spiaggia: qualcosa era nascosto proprio tra gli ombrelloni, che ha destato paura nel malcapitato.
I rettili noti come serpenti possiedono un corpo lungo e squamoso e mancano di arti. Le loro teste sono tipicamente deformate e hanno una lingua biforcuta, divisa in due estremità e palpebre immobili.
Mentre alcune specie vantano colori vivaci, altre hanno apparenze più tenui. Per gli umani, i serpenti sono creature seducenti, ipnotiche e accattivanti da osservare attraverso le pareti di un terrario.
Replicando condizioni che assomigliano ai loro habitat naturali, i loro cicli di vita possono essere ottimizzati.
La natura dei serpenti è piuttosto particolare. Sono creature delicate che sono molto sensibili e si spaventano facilmente.
Pertanto, richiedono molta pace e sicurezza per prosperare. Lo stress è particolarmente dannoso per loro, portando spesso alla malattia.
È fondamentale comprendere questo aspetto del loro carattere per consentire loro di vivere in armonia, anche all’interno di un terrario.
Esistono numerosi modi per offrire tranquillità ai serpenti. In primo luogo, comporta la creazione di nascondigli all’interno del terrario, dove il serpente può riposare e sentirsi protetto dai disturbi esterni.
Inoltre, è consigliabile evitare di collocare il terrario in una zona trafficata, dove c’è rumore e visitatori frequenti. La location perfetta è una stanza dedicata esclusivamente al loro benessere.
Un aspetto essenziale da tenere a mente quando si maneggiano i serpenti è farlo con parsimonia. Non è consigliabile raccoglierli frequentemente o avvolgerli intorno al corpo per mostrare agli altri la tua affinità con queste creature.
Tale comportamento provoca uno stress eccessivo sui serpenti, attivando i loro sensori di pericolo e mettendoli in uno stato di agitazione elevata.
Naturalmente, quanto detto vale per coloro che non temono questo rettile. Per la maggior parte delle persone, il serpente rappresenta un pericolo imminente, come nel fatto che stiamo per raccontare.
Scoperta spaventosa tra gli ombrelloni
Nella zona centrale di Ladispoli è stata fatta una scoperta spaventosa tra gli ombrelloni che ha fatto scattare l’allarme: “Aiuto, c’è un serpente rosso in spiaggia“.
Una barca capovolta ha dato riparo a un rettile che strisciava tra ombrelloni e lettini. Fortunatamente, i volontari del gruppo zoofiles di Nogra sono riusciti a salvare la creatura, che si è rivelata essere un serpente di mais, o “Pantherophis Guttatus“, e non una vipera velenosa o una biscia.
Questi serpenti si trovano tipicamente negli Stati Uniti, non in Italia, quindi rimane un mistero su come sia finito a Ladispoli e perché abbia causato allarme tra i bagnanti.
Si ipotizzava che potesse essere scappato dalla casa di qualcuno. Le guardie ambientali hanno fatto appello a chiunque riconosca il serpente di contattarle al 3922564772.
Attualmente ci sono due potenziali spiegazioni per quanto accaduto. La prima ipotesi è che il legittimo proprietario del serpente lo abbia portato con sé sulla spiaggia, ma ora non aveva il coraggio di recuperarlo.
In alternativa, è possibile vagliare l’ipotesi di abbandono.
“Non abbiamo una conoscenza precisa di come il colubride sia finito sulla spiaggia“, dice Maurizio Leopardi, volontario del gruppo Nogra che si è occupato del recupero del rettile.
“Alcuni ipotizzano che una persona abbia portato il serpente sulla spiaggia. Tuttavia, personalmente sospetto che l’animale sia stato abbandonato, anche se è una creatura innocua”.
Il serpente, che è colorato di rosso e nero, è riuscito a trovare sicurezza sotto una barca capovolta, ora si trova presso la sede del Nogra.
Dove andrà a vivere il serpente?
Se il suo padrone non si presenta, dove può essere liberato? Secondo Leopardi, questa specie di solito vive nel suo habitat naturale, e qui sta il problema, perché dovrebbe tornare in America.
C’è stata una persistente invasione di serpenti, a parte il colubride, che continuano a strisciare nelle case e nei giardini.
Sebbene questi serpenti stiano aumentando di numero, gli esperti rimangono irremovibili sul fatto che siano innocui e non velenosi.
Un recente recupero è avvenuto a Cerveteri, dove un serpente è rimasto intrappolato in un vaso per quattro giorni.
Il cane ha abbaiato al vaso per un giorno intero, ma il proprietario della casa non è riuscito a identificare il motivo di tanto ardore.
Fortunatamente sono arrivati i volontari della filiale di Fare Ambiente Cerveteri che hanno effettuato numerosi sopralluoghi in ville e appartamenti nell’arco di un mese, liberando infine il serpente illeso.